L’Uomo Nero domina il mondo, sotto il porticato bianco che domina il mondo.
“L’uomo che riuscì a fottere un’intera nazione” è un titolo forte, una denuncia non solo rivolta all’uomo in questione ma anche all’intera nazione.
Gabriele Ferraresi ci parla di un uomo che fonda un partito “Che Italia!” e viene eletto per governare l’Italia, un Paese rappresentato da un popolo soggiogato dalla maschera di questo Presidente che appare come un angelo sceso in terra agli occhi delle persone, quasi ipnotizzate dalle tecniche di “seduzione politica” di questo piccolo uomo.
Ma come fa un solo uomo a mettere ai suoi piedi un’intera nazione? Come fa a renderla mite di fronte al disastro?
Per rispondere a queste domande dobbiamo tenere in considerazione i due diversi volti del Presidente, il volto diplomatico che affronta con falso interesse e commozione catastrofi nazionali e il volto del festaiolo, dell’uomo che con il suo elicottero si sposta da una villa all’altra e da una nazione all’altra per trattare interessi che non riguardano la nazione ma solo se stesso.
Ecco quindi come un uomo riesce a sottomettere un’intera nazione con false promesse e finte buone azioni. Oltreoceano, il cosiddetto “Uomo Nero” impartisce un ordine: il piccolo uomo deve essere eliminato!
Per eseguire l’incarico viene chiamato l’esperto agente CIA Desmond Creek che con delle capsule di saxitossina nella tasca parte per la missione presentandosi al Presidente come un possibile finanziatore per un incredibile investimento… la vita eterna, che sta molto a cuore al piccolo uomo!
Ma come andrà a finire? Creek riuscirà a compiere questa missione o anche lui verrà colpito dal fascino del Presidente?
Scopritelo leggendo questo libro di Ferraresi che vi farà riflettere ed aprire gli occhi con una narrazione schietta e lineare che vi aprirà un mondo di conflitti e dinamiche politiche lontane dal vostro modo di pensare.
Nella copertina del libro c’è uno scatto dell’olandese Erwin Olaf con un primo piano di un clown che rappresenta un po’ tutto il libro, infatti, se si osserva bene la foto, il clown ha i denti sporchi quindi a voler significare che lo sporco è nascosto dalla comicità, appunto come Ferraresi ci rappresenta quest’Italia “sporca” nascosta dalla comicità con cui viene narrata la vicenda.
Written by Bernadette Amante