“L’uomo dei cerchi azzurri” – Fred Vargas

Creato il 15 giugno 2012 da Temperamente

Un uomo senza volto tratteggia dei cerchi col gesso azzurro sui marciapiedi di Parigi. Al centro dei freghi, oggetti abbandonati, di scarso valore: tappi di bottiglia, cartacce, lattine, elastici. I cittadini sono incuriositi, i giornali seguono la notizia con blando  interesse, una pletora di psicologi viene assoldata per interpretare lo strano comportamento. Solo il commissario Adamsberg sembra prendere sul serio la situazione: è convinto che il gesto di disegnare cerchi azzurri non sia solo un banale scherzo o una innocua fissazione, ma il preludio a tragici fatti che, puntualmente, si verificheranno. Quando il corpo di una donna viene rinvenuto all’interno di uno dei cerchi, è finalmente chiaro che le indagini dovranno essere rigorose e rapide: non si tratta più di svelare il volto del misterioso “uomo dei cerchi”, ma di consegnare alla giustizia un omicida.

Il romanzo di Fred Vargas si dipana con ritmo lento e poco fluido, poco coerente. Il personaggio di Adamsberg, costruito in modo da conquistargli la simpatia e l’affetto del pubblico, è strampalato e poco credibile; una crasi tra un Hercule Poirot meno raffinato e un tenente Colombo più burbero, a voler essere maligni. La trama gialla, dall’impostazione atipica e teoricamente interessante, è afflitta dalla mancanza di personaggi e da una certa schematicità: vista la penuria di possibili colpevoli, svelare il mistero diventa abbastanza semplice.
Di Fred Vargas, pseudonimo della scrittrice francese Frédérique Audouin-Rouzeau, è nota l’abitudine di scrivere un giallo l’anno, impiegando esattamente ventuno giorni di tempo per completarne la stesura. Sul web è facile trovare critiche anche aspre a questo suo vezzo: quel senso di incompleto, quella scarsa credibilità dei dialoghi – che non hanno, però, quel che di surreale che era probabilmente nelle intenzioni dell’autrice -, quella sensazione di sbrigatività della trama sono attribuiti a un lavoro rapido e incompleto sul testo. D’altro canto, la fama internazionale della scrittrice è vasta, e in Italia i suoi testi sono editi con regolarità e hanno un pubblico nutrito e affezionato. Personalmente, pur non apprezzandoli appieno, considero i romanzi di Fred Vargas dei testi da leggere, per avere un’idea della giallistica contemporanea.

Maria Di Piazza

Fred Vargas, L’uomo dei cerchi azzurri, Einaudi, collana Stile libero, 2007, pp. 238, €  15,50


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