L’uomo dell’autostrada

Guido molto poco e dunque potrei essere un osservatore non molto qualificato, ma negli anni passati ho guidato molto e per tratti autostradali. Non voglio parlare delle opere lasciate a metà o dei continui pericolosissimi lavori per le tre corsie che inducono a chi buca a camminare comunque , infatti ne son morte di persone intente a riparare la gomma, travolte dai camion.

Volevo solo fotografare ciò che ieri , ma anche in altri recenti giorni mi è capitato.

La tecnologia è subentrata anche in autostrada: tutor, corsie con supporti anti nebbia, il telepas, le carte di credito, il tutto soppiantando l’uomo che oggi, in un’azzeccata pubblicità ricompare, il casellante.

Un bugicattolo, una radio, bottiglia di acqua e qualche informazione o parole di cortesia. Un personaggio che come l’autostrada, chi se lo ricorda, si paga e arrivederci, amen.

Eppure ieri , ma come ho detto anche qualche tempo fa, ero ad un medio importante casello e  le uscite erano 4 (telepas, carta di credito, self-service con resto, contanti con casellante.

Sono rimasto interdetto: 8 auto in fila dall’uomo, nessuna nelle altre e rare auto con telepas. Istintivamente come una formica o un soldatino di Mao mi sono inserito nella fila, pur vedendo che c’era il segnale verde nelle altre. La fila andava lenta, normale: prima, freni e stop. Intanto slacciavi la cinta e vedevi se avevi i soldi. Io dovevo spendere poco più di 1 euro (20 km) ma non credo che tutti avessero fatto la mia poca strada.

Eppure tutti in fila, uomini e donne. Mi rinveniva alla mente alcuni caselli dove le carte di credito venivano sputate con forza e andavano sotto l’auto determinando caos, strombazzate. In alcuni casi si cercava dove mettere la carta da 5-10 euro e spesso veniva rifiutata perché sgualcita, in alcuni casi la famosa ricevuta era un guardar con mille occhi dove sarebbe sbucata, in altre la scarsa diffusione della scuola per geometri faceva si che le braccia erano troppo corte per inserire soldi o moneta elettronica. Ma gli uomini erano scomparsi.

Ora sono ritornati, ho pensato a cassintegrati, a mobilità, oppure sono veramente ritornati a fare quel mestiere che dopo un viaggio stressante (sorpassi a destra, gara fra camion, paura di aver superato i 130, persone che viaggiano a 70!!, ecc..) c’era finalmente una certezza….quant’è? Grazie.

Benedetti gli esseri umani...ancorché in gabbia!!