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L’uomo dell’istante di Stig Dalager

Creato il 24 febbraio 2016 da Leggere A Colori @leggereacolori

Informazioni sul libro
Titolo:
Autore: Stig Dalager
Pubblicato: Iperborea
Collana:Narrativa
Pagine:

Da marzo in libreria

Copenaghen, 1855. Un dottore fresco di laurea, Harald Krabbe, sta compilando la cartella clinica di Søren Kierkegaard: il grande filosofo danese, a 42 anni, è vittima di una misteriosa malattia che lo condurrà alla morte dopo soli quarantuno giorni di ricovero. Insieme a lui poche cose: un’infermiera di notte, un medico, un amico, la vista sulle vie della città, il cielo mutevole e un flusso di ricordi e pensieri alla disperata ricerca di una finale chiarezza interiore. Kierkegaard ripercorre la sua vita, dall’infanzia segnata da una rigida educazione religiosa e dal senso di colpa, al peso della figura paterna e alle profonde incertezze dell’età adulta che segneranno anche la sua storia d’amore con Regine Olsen, proseguita fino alla morte nel segno della rinuncia e dell’impossibilità. E ancora il rifiuto della carriera accademica e dell’hegelismo, le critiche al formalismo della Chiesa Danese, le sue caricature satiriche sulla rivista Corsaren che ne fecero un martire dello scherno, come egli stesso si definiva. Il leitmotiv rimane l’incapacità del filosofo-uomo Kierkegaard di venire a patti con la realtà, il suo essere allo stesso tempo «troppo spirito e troppo poco spirito», così da vivere in una zona di mezzo in cui l’aria è rarefatta e non può che condurre alla morte. «I medici non capiscono la mia malattia: è di natura psichica, e loro vogliono trattarmi con metodi clinici ordinari», dice pochi giorni prima di morire a uno degli unici amici che ebbe in vita, Emil Boesen, mostrando così ancora una volta il segno dell’inconciliabilità e dell’incomprensione. Con L’uomo dell’istante, Stig Dalager celebra questo pensatore complesso e monumentale, precursore involontario dell’esistenzialismo e della sensibilità contemporanea, che ha tanto influenzato i grandi pensatori del Novecento come Jean Paul Sartre e Albert Camus.

Stig Dalager (1952) è uno dei più noti scrittori danesi contemporanei. Specializzato in romanzi di ispirazione biografica (oltre a Kierkegaard, tra gli altri, Hans Christian Andersen e Marie Curie) i suoi lavori sono tradotti in oltre 20 paesi. Il lavoro di Dalager come romanziere e drammaturgo si concentra sulle condizioni esistenziali più profonde, su quella ricerca del sé più vero che accomuna le storie della gente comune con quelle dei personaggi entrati a far parte della Storia.




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