L’uomo camminava sulle nuvole, saliva, in equilibrio, tra le stelle, lasciando le persone care, sole la gente somigliava a coccinelle.
All'oscuro
di chi per lui soffriva,
aveva
perso il senso delle cose,
contava
solo la sua prospettiva,
raggiungere
le vette più famose.
A
un passo da toccare la sua fama,
una
stella si spense d’improvviso,
divenne
scivolando come lama,
veloce
al precipizio senza avviso.
Nel
baratro arrivato fino in fondo,
nessuno
si è proteso con la mano,
lasciandolo
isolato vagabondo,
inascoltati
i suoi lamenti invano.
L’uomo
delle stelle, osserva il cielo
e
la sua coscienza, che ha ritrovata,
in
un angolo, attesa del disgelo,
per
abbracciar la gente abbandonata.
Non
resta altro che risalir la china,
lasciar
volare i sogni in libertà,
riassaporare
l’aria cristallina,
tutt’ha
perduto, tranne la dignità.
Raffaele Leggerini
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