PUBBLICATO DA: Newton Compton Editore 2011 - € 4,90
VOTO: 8
GIUDIZIO: Well Well Well Ho letto l'uomo di Marte dietro suggerimento di un amico e non nego che inizialmente ero molto scettica al riguardo ma l'ho ADORATO. E' un incredibile opera prima che scorre veloce lasciando sempre il lettore con il fiato sospeso. Ottima la narrazione, sempre cristallina e a tratti divertente nonostante la tragicità della situazione nella quale si trova il protagonista. Ammetto che in alcuni passaggi la scrittura si impelaga un po' troppo nei dettagli scientifici ma questo serve solo a rafforzare la pretesa di veridicità dell'autore che ne esce,così, alla grande. Questo tipo di storie possono sfuggire facilmente al controllo dei propri creatori, specie se questi sono alle prime armi con la penna, ma questo non è il caso di Andy Weir che ha sfornato un lavoro notevole. Questo libro mi ha fatta anche riflettere parecchio, mi sono posta molte domande sulla natura umana, su quanto la solitudine sia importante ma allo stesso tempo devastante, ma sopratutto mi sono chiesta quanto valga la pena vivere senza qualcuno con cui condividere l'esistenza. Non mi riferisco all'amore, ma al semplice bisogno di compagnia dell'uomo. Credo che la più grande qualità di un libro sia quello di far pensare e meditare il lettore, e questa storia ci riesce in pieno.
L'unica pecca è che avrei voluto vedere un po' più di spessore emozionale nel protagonista, una lotta interiore maggiore, così invece si ha quasi l'impressione che Mark Watney sia andato a farsi una vacanza in un isola tropicale. Mai un crollo, mai un momento di debolezza o di sconsolato conforto. Da una parte questo può essere comprensibile, perché se ti prendono per far parte di una spezione su Marte è perché sei una persona emotivamente forte ed equilibrata, preparata a qualsiasi di situazione e imprevisto, ma per quanto possiamo essere pronti e competenti siamo pur sempre esseri umani e rimanere soli su un pianeta può letteralmente far impazzire.Consigliato!