NESSUNA SPERANZA, NESSUNO AL SUO LIVELLO. PHILIPPE GILBERT VINCE SENZA DISCUSSIONI ANCHE LA LIEGI BASTOGNE LIEGI.
UN FINALE CON LA FAMIGLIA SCHLECK ALL’ATTACCO, MA QUANDO A RUOTA HAI IL BELGA… GENEROSO GASPAROTTO, MA NEL COMPLESSO ANCORA MALE L’ITALIA.
Stavolta ci ha provato un’intera famiglia, ma l’uovo di Pasqua regala la Liegi a Philippe Gilbert. Quando mancano 70 chilometri alla fine i GS dei favoriti iniziano a movimentare la corsa per indurirla. L’obiettivo è sfiancare i gregari di Gilbert. Sulla sempre molto attesa salita della Redoute nessuno scatto dei migliori e Gilbert ringrazia. Bravi, complimenti. In testa intanto una dozzina di “eroi” di giornata, che saranno ripresi sul finale..
A 21 chilometri dalla fine allunga la famiglia Schleck. Alla loro ruota proprio Gilbert. Vinokurov rompe la bici e si stacca proprio in quei momenti. Ottimo il suo gregario Gasparotto per generosità. Con i tre in fuga, ecco Van Avermaet della BMC che succhia ruota in attesa di vedere dove sarà staccato. Non aspetterà molto.
Tra il gruppo dei big c’è poca convinzione e davanti non chiedono altro. Sulla salita di Saint Nicolas, la salita degli italiani, pochi tricolori si fanno vedere e quei pochi sono neri, rossi e gialli (!).
Van Aermaet si stacca al primo allungo di Gilbert. Che poi forza ancora e fa tribolare “baby” Schleck. Frank tiene botta. All’ultimo chilometro Gilbert deve solo decidere quando andare a vincere, davanti a Frank Schleck, “baby” Schleck al terzo posto. Arrivano poi Kreuziger, Uran e Sorensen.
Vincenzo Nibali miglior italiano all’8° posto finale. Nel complesso l’Italia esce con le ossa rotte dalle classiche di aprile. Cunego e Di Luca mai visti anche oggi.
Chiudo con una frase detta da Davide Cassani durante la telecronaca. “Chi non rischia, non rosica”.
Buona Pasqua.