L’uomo è una canna ribelle

Creato il 27 febbraio 2011 da Frankezze

Solo adesso mi rendo conto di quanto eravamo arretrati nel farci una canna ogni tanto.
L’Italia sarebbe un paese migliore oggi se avessimo preso da tempo le pillole della rivoluzione, quelle che hanno assunto i ragazzi libici, tunisi ed egiziani, stufi marci dei loro tiranni, ricchi da far schifo, e aggrappati alla poltrona come gatti obesi.
Gheddafi lo sa che l’utopia nasce dal fatto che qualcuno ha messo qualcosa nel nescafé a quei poveri ragazzi sbandati in cerca di sesso rock droga e soprattutto diritti. Nel nostro paese invece, si è lamentata Sara Tommasi che al bunga-bunga presidenziale, colonnello style, qualcuno le scioglieva qualcosa nel bicchiere.
Contrasti e analogie tra i due nani giganti a corto di idee.
Gli italiani hanno il campionato e il Montenegro (l’antico vaso andava salvato), la playstation e la pancia piena, altre droghe un po’ più oppiacee.
In Italia poi abbiamo lasciato che davvero l’immaginazione andasse al potere travisando quello che si diceva nel ’68, al punto tale da farle perdere ogni potere.
L’immaginazione è tutta nostra, ma non perdiamo mai di vista il nostro bicchiere.


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