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Bocconi ladroni

Creato il 28 maggio 2015 da Ilbocconianoliberale @ilbocclib

Il Bocconiano Liberale si aggiunge in ritardo alla discussione, a noi piace leggere gli altri e vedere che tempo che fa, e l’impressione cari amici è che questa storia l’abbiate presa un po’ troppo sul serio.

Breve recap: all’esame di diritto pubblico circolano le prove in anticipo, indignazione degli studenti sui social, prova annullata, esce un articolo su Repubblica, indignazione degli studenti sui social.

Personalmente ho letto cose piuttosto nevrotiche, come questa valutazione pubblicata sulla suggestiva testata “io non tollero”, dove si suggerisce che se ci danno degli stronzi per Monti e Sara Tommasi noi possiamo sempre rispondere che Dell’Utri ha fatto la Statale e quindi sono stronzi pure loro, ma cari miei, non funziona così.

aula

Non funziona così proprio perché la nostra università è un’eccellenza italiana e in democrazia chi si ritiene elite è naturalmente più sottoposto alle critiche, non si sfugge! La posizione del nostro ateneo implica che i complottari, i giornalisti, così come gli altri studenti guardino a noi con attenzione e ce la menino per ogni passo falso; questo meccanismo non solo è benefico perché incentiva a migliorare e correggersi continuamente ma è anche, in un’ottica più generale, quintessenziale per un dibattito pubblico, dove chi occupa posizioni di potere è oggetto di assalto mediatico e mai risponde “Non accetto critiche dalla feccia!”.

Insomma, vivete questa cosa con leggerezza, alla PWC, in Barilla come in Goldman i vostri curricula non saranno scartati perché “Repubblica ha detto che sapete le tracce in anticipo”, succederà solo che magari, a casa, la prossima volta che direte al vostro amico che studia medicina “Zio, con sti esami sono ingolfato a uffa!” lui vi risponderà “Bomber #staisereno, scrivi al prof che ti mandi le tracce e passa-paura!” e voi, se siete svegli, gli risponderete con uno di quei fastidiosissimi messaggini pieni solo di faccine incazzate, fette di pizza e cuori verdi spezzati.

In chiusura lasciatevi anche sbrodolare addosso un paio di cose sull’orgoglio da chi se lo fa pesare da una vita: orgoglio bocconiano non è respingere al mittente tutti i commenti e le frecciatine, è piuttosto vedere se c’è qualcosa oltre al rancore che viene offerto, e se qualcosa c’è ascoltarlo, migliorarsi ed arrivare la volta successiva un po’ più impeccabili.

Insomma siete Bocconiani, non pensate che gli altri non vi possano torcere un capello (a parole s’intende) perché tanto sono peggio e più infami, è vero l’opposto: siete in una posizione privilegiata e chiunque, cretino o meno, potrà, vorrà ed avrà il diritto criticarvi.

Nicola Rossi


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