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L’uomo ideale

Creato il 11 novembre 2011 da Rory

Di notte l’ormone non aiuta, dunque ho deciso di poter fare questo post che volendo potrebbe pure diventare una specie di catena di Sant’Antonio (s’usa ancora questo termine? o è già vetusto?), quindi se qualcuno passa di qui e vuol fare lo stesso (maschi o femmine che siate), siete i benvenuti.

Ecco le regole: assembleremo varie parti di persone che ci piacciono a caso per formare il nostro uomo/donna ideale!

  • La voce: sono una rockdipendente, perciò la voce è una cosa importante. La voce è tutto. E la mia voce preferita in assoluto è quella di Mauro Giovanardi. Non commenterò (e non dite niente manco voi! ahhh!) perché poi divento volgare.
  • L’ironia: uno che sta con me deve essere ironico, altrimenti non credo resisterebbe. L’unico che riesce a farmi riprendere nei momenti di maggior avvilimento è il mio Ciccio. Sa sempre che battuta fare e rende leggera anche la più pallosa delle conferenze stampa. Non ho (ancora) video suoi divertenti, appena ne carico uno ve lo metto.
  • La penna: amici, io sono giornalista. Uno che mi colpisce sa sicuramente mettere penna in carta, anche perché io amo cose romantiche tipo poesie, canzoni, racconti (non tanto le epistole, preferisco che le cose mi vengano dette in faccia, belle o brutte che siano). E qui ci metterei la penna di Stefano Cappellini (!!!), ça va sans dire.
  • L’eleganza e lo stile: sono una un po’ fissata con queste cose ma chiariamo: alla giacchetta Fay preferisco l’eskimo. Mi va bene qualsiasi stile basta che questo ci sia. Tanto per capirci: non amo chi si veste rotolandosi alla cazzo nell’armadio. Lo stile che comunque il mio cuore più ama è quello degli Strokes (avant-garde rispetto all’indie).
  • La psicologia: vi prego, io ho bisogno d’essere capita. E pure aiutata. E quindi mi ci vuole uno che mi ascolti, anche solo per finta. E possibilmente che non sia troppo svalvolato e che non fugga davanti ai problemi (insomma, se è gente che davanti ad una complicazione preferisce darsi alla macchia e non rispondere neanche più agli sms… beh, hasta luego). Insomma, uno come Paolo Crepet.
  • I bambini: anche se non sembra perché sono una forcaiola, lo ammetto, amo i bimbi e voglio diventare mamma. Quindi non dico che il mio uomo ideale deve amare alla follia i pargoli ma almeno non deve scappare quando li vede. E qui ci metto Morgan, che è un babbo bravissimo e borderline, come piace a me.
  •  L’estetica: last but not least, l’estetica, perché anche l’occhio vuole la sua parte. E qui a vincerla è il mio amico Immanuel Casto, che oltre ad essere figo assai è anche membro del MENSA… mica robetta! (Vado matta per la combo occhio chiaro-pelle chiara-capello chiaro, sono parte della schiera di quelle che sognano ancora il principe azzurro, anche se io ci ho sempre creduto poco ed ho preferito quello bianconero).
Ed ecco creato il mio piccolo Frankenstein! Che ne pensate? Intanto, vi lascio con questa qui.

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