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L’uomo invisibile (1933)

Creato il 18 agosto 2010 da Soloparolesparse

L’uomo invisibile nasce dal grande successo di Frankenstein, successo talmente condiviso che la Universal (che da questo momento inaugura la sua sequela di mostri) lascia carta bianca a James Whale, cosa per niente usuale per un ragista in quegli anni.

Ed il lavoro che Whale mette insieme è qualcosa di indimenticabile, a partire… ma prima due parole sulla trama.

L’uomo invisibile (1933)

La narrazione rispecchia abbastanza il romanzo di H.G.Welles, che del resto compare tra gli sceneggiatori e mise diversi paletti.
Griffin è uno scenziato che in segreto ha lavorato su un siero che rende invisibili.
La cosa ha funzionato a tal punto che l’uomo diventa completamente invisibile e così si nasconde in un paesino, abbandonando colleghi e fidanzata, per trovare l’antidoto che gli permetta di riacquistare corporeità.

Qui però le cose vanno malaccio e gli abitanti del paese lo scoprono e vorrebbero cacciarlo.
Anche perchè Griffin è completamente uscito di testa ed è convinto di poter conquistare il mondo.
La caccia all’uomo (invisibile) che si scatena è imponente e si concluderà in maniera tragica (ma del resto in pochi giorni Griffin è riuscito a provocare oltre cento morti).

La follia dello scenziato è l’aspetto del film che più si allontana dal romanzo originale. Il personaggio di Welles era più che altro un rivoluzionario lucido e spinto da forti motivazioni politiche.

L’uomo invisibile (1933)

La prima scelta sorprendente di Whale è quella del protagonista, l’allora sconosciuto Claude Rains.
Pare che il regista lo scelse per la sua possente voce più che per le sue (scarse) capacità recitative.
Del resto il volto di Rains non si vede per l’intera durata del film e compare per non più di 4 secodi nella sequenza finale.
L’uomo invisibile darà però al suo protagonista una fama tale che Rains diventerà l’uomo di punta della Universal.

Note sparse per un film che meriterebbe lunghe pagine di commento.
Splendida la bionda Gloria Stuart in uno di quei ruoli di contorno così titpici di quegli anni per le donne.
Indimenticabile invece Una O’Connor, isterica caratterista che concentra su di sè l’intero aspetto ironico del film, quell’ironia che poi diventerà tratto distintivo dei successivi film di Whale (horror compresi).

Capitolo a parte meriterebbero gli effetti speciali, straordinari per l’epoca ed ancora oggi perfettamente funzionali.
Uno dei contenuti speciali del dvd Universal è naturalmente dedicato alla realizzazione dell’uomo invisibile… ed è molto ben fatto.


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