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L’uomo Joseph Ratzinger

Creato il 14 aprile 2010 da Vidharr

Non sono cattolico, non sono praticante, non sono credente. Sono tutto il contrario, forse anche qualcosa di più. E’ una piccola premessa. Quando Papà Ratzinger è salito sul soglio pontificio (si chiama così?) ho provato indifferenza; avrei forse preferito un papa italiano, meglio ancora un papa nero. Ratzinger è tedesco e mi sembrava davvero una scelta molto politica, molto conservatrice. Una scelta al contrario. Inoltre non mi piaceva il suo aspetto, non mi piaceva il suo atteggiamento. Poi è arrivato il 16 Maggio 2006. Sono riuscito a guardarlo negli occhi, da brevissima distanza; un attimo, un lampo. E ho visto in quegli occhi qualcosa di umano, di buono, di incredibilmente positivo. Il suo aspetto era tranquillo, non mi sembrava il cane da guardia tedesco messo a custodire i più reconditi segreti della Chiesa di Roma, come l’avevano descritto alcuni giornali. Ho visto un signore anziano, un nonno buono, gentile, con gli occhi dolci ed un sorriso sincero. Valentina scrive: ‘Ecco, oggi io vedo Benedetto XVI come un uomo alle prese con qualcosa di più grande di lui, un uomo schiacciato, un uomo impotente. Questa sua impotenza, il peso di questa condanna senza appello continua e dilagante, ecco, lo rendono umano ai miei occhi’. Nel mio caso non è l’impotenza di Benedetto XVI a renderlo umano ai miei occhi, ma è stata una stretta di mano. Non sono cattolico, non sono praticante, non sono credente: ma non posso voler male all’uomo Joseph Ratzinger.

Papa Benedetto XVI

 


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