Regia: Paul Verhoeven Anno: 2000 Titolo originale: Hollow Man Voto: 6/10 Pagina di IMDB (5.7) Pagina di I Check Movies Acquista su Amazon
Partiamo dalla fine, visto che Verhoeven mi ha fatto arrabbiare. E' brutta, senza sostanza, priva di alcun impatto emotivo, come se fosse tirata via. Lasciamo perdere il lieto concludersi della vicenda, proprio con uno scontro finale doveva andare a parare? Ho molta stima di questo regista visto che ha tirato fuori dal cilindro pellicole memorabili come Atto Di Forza , il primo Robocop , Starship Troopers e Basic Instinct. Anche qui sembra riuscire molto bene nell'intento di portare sul grande schermo il famoso uomo invisibile, grazie soprattutto a Kevin Bacon (sempre tra i miei preferiti) ed all'ausilio di effetti speciali veramente degni di nota. In tutta sincerità davo almeno un paio di anni in più alla pellicola, collocandola nella seconda metà degli anni novanta, ma c'è da dire che sono superlativi comunque. Soprattutto la digitalizzazione di Bacon, che per buona parte della storia rinuncia alla propria faccia sullo schermo. Non è da tutti fare una scelta così coraggiosa. Si gioca tutto sulla sua invisibilità, su quel corpo che non c'è, ma che dà il via ad un ego già di per sè smisurato (qui io sono Dio [cit.]) che oltre a fare la storia è la storia stessa. Verhoeven tramuta in realtà il sogno di molti (ah se fossi invisibile solo per una giornata farei...) regalando questo dono ad uno scienziato non tanto pazzo quanto egocentrico, cinico e se vogliamo malvagio. Chi meglio di Bacon avrebbe potuto entrare in questa parte, dove la scienza diviene strumento di morte? Il resto, Brolin compreso, solo comparse, prevedibili ed anche inutili. L'importante qui è rendere visibili ciò che invece non lo è e mettere a nudo la vera natura umana. Invisibili invece sono i dialoghi, la sceneggiatura e la trama: tutte cose che purtroppo non si vedono e lo rendono in parte scadente e svogliato.