L'uomo tigre dei mari - Vita di (un) Pi(rla)

E' davvero pazzesco come il cinema internazionale di facile fruizione sia sceso di livello a tal punto da gridare al capolavoro per ogni puttanata proposta. Sopratutto se si tratta di un miscuglio nonsense di generi che vanno dal drammatico al fiabesco passando per il fantastico con leggeri spruzzi di riflessioni religiose, messi lì a caso come le palle dell'albero di natale. Vita di Pi è la dimostrazione di come un film possa risultare una merdata totale nonostante ci sia un regista con le palle dietro la macchina da presa. La regia è totalmente sottomessa e dissolta da una pessima quanto patetica sceneggiatura che ha la presunzione visionaria di voler raccontare chissà quale racconto epico/religioso, l'opposto della Grande Vasca, che prendessero esempio. Le poche sequenze d'impatto visivo che si salvano (quelle del naufragio per esempio) non bastano a risollevare un film che ha preso la piega sbagliata dall'inizio e che sembra ti voglia prendere per il culo con quell'aria da: noi c'avemo i sordi per gli effetti speciali e tutto quanto, noi siamo i fighi del cinema estetico in treddì!  Ma da quando il cinema è diventato un luna park per marmocchi poco evoluti? Maledetto Green Screen...
Ang Lee