Magazine Diario personale
L'uomo vegetariano di nascita carnivoro per necessita'? ma rispettoso degli animali
Da Marta SaponaroAgli albori dei tempi l'uomo viveva nelle foreste, era una scimmia d'ombra, visse per milioni di anni sugli alberi all'ombra delle fronde ma pian piano scese dagli alberi ed iniziò un nuovo cammino che lo condusse ad assumere nuovi comportamenti e nuove abitudini. Una delle cause che modificò il comportamento umano fu il clima. Assume grande importanza la glaciazione avvenuta, all'incirca, nell'era quaternaria (pleistocene) chiamata Worm III. Questa comportò l'avanzamento dei ghiacci su gran parte delle regioni euroasiatiche distruggendo tantissime foreste, habitat umano, e durò sino a 10.000 anni fa.
Inoltre le intense precipitazioni pluviali in Africa seguite da un periodo di caldo drastico e inaridimento climatico portarono l'uomo ad assumere uno stile di vita da savana.
Per la sempre più carenza di cibo l'uomo abbandonò il suo habitat natio e intraprese una vita da animale delle savane. Qui trovò nuovi cibi, le graminacee e poi le carogne di animali. Divenne quindi una specie di spazzino, infatti inizialmente non essendo provvisto in natura di una corporatura adatta alla caccia e non avendo ancora imparato ad organizzarsi, egli usava il metodo dello sciacallaggio.
Più trascorreva il tempo e più l'uomo iniziò ad imparare a procacciarsi da solo la carne e piano piano abbandonò l'antico sistema di vita, che lo vedeva fruttariano, per diventare anche carnivoro.
Ovviamente inizialmente questa fu una scelta dettata dalla necessità di sopravvivenza, come afferma l'antropologo James Collier: l'uomo è inerme, perché per natura non è un carnivoro, anatomicamente non è fornito di dispositivi atti ad inseguire, uccidere e masticare le carni crude. Inoltre caratterialmente l'uomo non era dotato di insensibilità, come i veri carnivori, per aggredire ed uccidere a mani nude animali pacifici come l'antilope.
Per tale motivi i professori Facchini, docente di antropologia all'Università di Bologna, e Qakiaye Perlès, dell'Università di Parigi, sono concordi nell'affermare che per necessità l'essere umano dapprima assunse un comportamento di sciacallaggio ed in seguito imparò a cacciare direttamente le prede. Ovviamente con il tempo si modificò anche caratterialmente, la caccia e il cibarsi di carne spinse l'uomo ad assumere un comportamento più aggressivo.
L'avvento del cibo carneo , con il suo contenuto di proteine eccessive e la tossiemia, produssero effetti dannosi sia sul corpo sia sulla mente degli uomini: più aggressività e una diminuzione dell'età di vita.
Reay Tannahill, in "Storia del cibo" dichiara che "durante il periodo dei Neanderthaliani meno della metà della popolazione sopravviveva oltre i 20 anni e 9 su 10 degli adulti restanti morivano prima dei 40 anni". Il corpo umano non ha una struttura carnivora infatti se analizziamo la nostra anatomia differiamo da quella dei carnivori:
MUSCOLI FACCIALI Carnivori: ridotti, per permettere un'ampia apertura della bocca Erbivori: ben sviluppati Onnivori: ridotti Umani: ben sviluppati
TIPO DI MANDIBOLA Carnivori: ad angolo non ampio Erbivori: ad angolo ampio Onnivori: ad angolo non ampio Umani: ad angolo ampio
POSIZIONE DELL'ARTICOLAZIONE MANDIBOLARE Carnivori: sullo stesso piano dei denti molari Erbivori: al di sopra del piano dei molari Onnivori: sullo stesso piano dei denti molari Umani: al di sopra del piano dei molari
MOVIMENTO MANDIBOLARE Carnivori: tranciamento; minimo movimento laterale Erbivori nessun tranciamento buon movimento laterale e ant.-posteriore Onnivori: tranciamento; minimo movimento laterale Umani: nessun tranciamento; buon movimento laterale e ant.-posteriore
PRINCIPALI MUSCOLI MANDIBOLARI Carnivori: temporali Erbivori: massetere e pterigoideo Onnivori: temporali Umani: massetere e pterigoideo
Apertura della bocca in rapporto alla dimensione della testa Carnivori: grande Erbivori: piccola Onnivori: grande Umani: piccola
DENTI INCISIVI Carnivori: corti ed acuminati Erbivori: ampi, piatti e a forma di spada Onnivori: corti ed acuminati Umani: ampi, piatti e a forma di spada
DENTI CANINI Carnivori: lunghi, affilati e curvi Erbivori: non taglienti e corti o lunghi (per difesa), o assenti Onnivori: lunghi, affilati e curvi Umani: corti e smussati
DENTI MOLARI Carnivori: affilati, a forma di lama frastagliata Erbivori: piatti con cuspidi, superfici complesse Onnivori: a lame affilate e/o piatti Umani: piatti con cuspidi nodulari
MASTICAZIONE Carnivori: quasi nessuna; deglutizione del cibo intero Erbivori: necessaria una prolungata masticazione Onnivori: deglutizione del cibo quasi intero e/o semplice schiacciamento Umani: necessaria una prolungata masticazione
SALIVA Carnivori: assenza di enzimi digestivi Erbivori: enzimi digestivi per i carboidrati Onnivori: assenza di enzimi digestivi Umani: enzimi digestivi per i carboidrati
TIPO DI STOMACO Carnivori: semplice Erbivori: semplice o a camere multiple Onnivori: semplice Umani: semplice
ACIDITA' DELLO STOMACO Carnivori: pH inferiore o uguale a 1 con cibo nello stomaco Erbivori: pH 4 - 5 con cibo nello stomaco Onnivori: pH inferiore o uguale a 1 con cibo nello stomaco Umani: pH 4 - 5 con cibo nello stomaco
CAPACITA' DELLO STOMACO Carnivori: 60% - 70% del volume totale del tratto digestivo Erbivori: inferiore al 30% del volume totale del tratto digestivo Onnivori: 60% - 70% del volume totale del tratto digestivo Umani: tra il 21% e il 27% del volume totale del tratto digestivo
LUNGHEZZA DELL'INTESTINO TENUE Carnivori: da 3 a 6 volte la lunghezza del corpo Erbivori: da 10 a piu' di 12 volte la lunghezza del corpo Onnivori: da 4 a 6 volte la lunghezza del corpo Umani: da 10 a 11 volte la lunghezza del corpo
COLON Carnivori: semplice, corto e liscio Erbivori: lungo, complesso, puo' essere con anse Onnivori: semplice, corto e liscio Umani: lungo, con anse FEGATO Carnivori: puo' detossificare la vitamina A Erbivori: non puo' detossificare la vitamina A Onnivori: puo' detossificare la vitamina A Umani: non puo' detossificare la vitamina A
RENI Carnivori: urine estremamente concentrate Erbivori: urine moderatamente concentrate Onnivori: urine estremamente concentrate Umani: urine moderatamente concentrate
UNGHIE Carnivori: artigli affilati Erbivori: unghie piatte o zoccoli Onnivori: artigli affilati Umani: unghie piatte Da questa analisi sembra che alla fine gli esseri umani non siano dei veri e propri carnivori, inoltre, sembra che un regime alimentare basato sul consumo di carne porti più facilmente malattie cardiovascolari e tumorali. Se vi interessa approfondire questo discorso vi rimando a queste pagine:Associazione italiana per la ricerca sul cancro AIRC: carne vegetali e cancro
Dott. Cito Vestita, dietologo e fitoterapeuta, alimentazione e tumori
Ministero della salute, corretta alimentazione
Dott. Riccardo Borgacci, i pericoli della carne rossa
Ma il cibarsi di carne rossa non è solo un pericolo per noi implica anche un rapporto violento contro gli animali. Ora non è mio compito condannare in toto il fatto di cibarsi di carne, visto che anch'io, ogni tanto ne consumo, ma trovo che non siano per nulla costruttivi certi comportamenti assunti da determinate persone o industrie.
Ora vi propongo questa pagina per farvi riflettere ed esortarvi ad apporre una firma in modo che la dignità degli animali venga rispettata anche in determinati frangenti. Perché se è vero che l'uomo è nato vegetariano è anche vero che la natura, per la sopravvivenza, ci ha condotti su un altro cammino. Ma ciò non esclude il fatto che è giusto avere un comportamento rispettoso verso altri esseri viventi. Cibarsi è un conto ma il divertimento, come la caccia, o il maltrattamento è un altro.
Stop all'esportazione di animali vivi fuori dall'Ue La petizione riguarda la sorte di molti animali, circa tre milioni, che partiti da vari Stati quando giungono nel macello di Beirut finiscono la loro esistenza in modo allucinante. Anche l'eurodeputato Zanoni ha firmato la petizione presentata anche da Change.org per cercare di mettere fine a questa barbarie. Per approfondire ecco il comunicato stampa Zanoni scrive al commissario UE.
Questa è la petizione:
Qualche mese abbiamo lanciato una petizione per chiedere la chiusura del macello di Beirut. Grazie alle decine di migliaia di firme raccolte, stiamo continuando a fare pressione sulle autorità libanesi affinché chiudano quel posto infernale. Ma è anche vero che le crudeltà che abbiamo visto accadere nel macello di Beirut non sono un fenomeno isolato. Ogni anno 3 milioni di animali lasciano i confini europei e con molta probabilità si trovano a vivere esperienze assurde, di immensa sofferenza, come quelle documentate nella nostra più recente inchiesta, fatta insieme ad Animals Australia. Quando gli animali da allevamento europei sono esportati vivi verso paesi terzi ogni pur minima protezione di cui hanno beneficiato in Europa, svanisce. Dopo aver sopportato lunghi ed estenuanti viaggi, spesso ad attenderli trovano un destino terribile. Come si vede nel video, vengono trascinati per gli arti, legati con corde, immobilizzati da gruppi di uomini, battuti con verghe di metallo, sospesi a testa in giù per lunghi periodi, e infine macellati in modi inaccettabili che li lasciano coscienti per molti minuti dopo esser stati sgozzati. Tutto questa sofferenza non è necessaria e va fermata. Chiedi alla Commissione europea di vietare l’esportazione di animali vivi dall’UE nei paesi terzi e che, finché tale legge non sarà approvata, la Commissione fornisca ai paesi che importano animali europei un sostegno concreto per migliorare la pratica della macellazione di tutti gli animali, compresi i loro. Insieme per tutelare gli animali, Annamaria Pisapia, Direttrice di CIWF Italia
Vi chiedo difirmare perché certe barbarie siano fermate. Vi ringrazio e confido in voi
FIRMA LA PETIZIONE
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