«Meglio uova oggi o gallina domani?»: il grande dilemma che da secoli affligge l’Uomo non ha ancora, nel 2012, una risposta certa.
Il mondo scientifico si spacca difronte a spiegazioni confuse, i filosofi propongono teorie opposte e contemporaneamente valide, le religioni di tutto il mondo spingono il fedele alla preghiera pur di non affrontare il quesito, i Governi non si espongono e l’ONU – come sempre in questi casi - prende tempo senza decidere.
Succede, poi, che un giorno qualsiasi, un tizio qualsiasi, in un angolo qualsiasi del Pianeta si svegli con l’illuminazione: il flash dura un attimo, il cervello elabora in un istante ciò che per milioni di anni era palese a tutti ma nessuno carpiva.
Il tizio qualsiasi – guarda caso – sono io (me medesimo) e quel giorno qualsiasi è oggi: ho la soluzione del paradosso uovo-gallina.
L’arcano è presto svelato e la risposta è più semplice del previsto: mi è bastato chiedere al mio angioletto di cinque anni: «Ehi piccolino, desideri l’uovo oggi oppure la gallina domani?»
Nella testa dei marmocchi, il significato del termine “attesa” è oscuro, l’infanzia è l’età del tutto&subito. Con la voce candida, priva di tabù ed ipocrisie indice di una visione della Vita pura ed ingenua come solo un pargoletto può avere, con l’aria entusiasta mi ha prontamente risposto: «papà, dammi l’uovo! Ma è di cioccolato?».
«c’è un magazzino ancora più grande … è il magazzino della memoria … quello dove teniamo tutti i nostri sogni anche quelli che non si sono mai realizzati … e magari questo non succederà più da nessun altra parte … ma nella memoria si …»
(Claudio Baglioni)
MMo