È seduta davanti a me sull’autobus, quindi la vedo solo di spalle. Tiene la testa ben dritta, al collo porta una catenina d’argento abbinata agli orecchini. I capelli sono stretti in un piccolo chignon molto tirato, il portamento è elegante. Indossa un golfino bianco e un paio di jeans scuri. Ha la pelle molto chiara e una corporatura esile da ballerina ventenne, molto composta e ordinata. Quando si avvicina la sua fermata mette in borsa il libro che stava leggendo, ed è allora che riesco a vederlo: la copertina rosa pastello è smentita dal titolo, L’urlo e il furore di William Faulkner. Appena prima di scendere si guarda rapidamente attorno da dietro gli occhiali neri con la montatura spessa. Ha un’espressione severa, quasi risentita. Poi scende.
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