L’uso del computer, tablet e smartphone causa problemi di sonno

Se fino a qualche tempo fa la tecnologia era appannaggio esclusivo dei professionisti che per esigenze  di lavoro dovevano essere sempre reperibili, oggi è comune vedere persino bambini che navigano nel web con i loro telefoni cellulari. Infatti, le abitudini e lo stile di vita hanno subìto un mutamento repentino con l’avvento delle nuove tecnologie, al punto che gli esperti discutono sempre più spesso sui rischi che queste possano comportare per la nostra salute.

A tal riguardo, sono stati diversi gli studi che hanno dimostrato come l’uso del computer portatile, di smartphone e di tablet possa influire negativamente sulla nostra capacità di concentrazione, di memorizzare le informazioni e anche sulla vita sessuale, per non parlare degli ormai confermati danni provocati dalle onde elettromagnetiche.

Tuttavia, recentemente è stata scoperta un’altra possibile controindicazione all’utilizzo prolungato di smartphone&company, grazie allo studio condotto dal Lighting Research Centre, appartenente al Rensselaer Polytechnic Institute di New York, in base al quale l’uso del computer, di cellulari, tablet e affini, per oltre due ore, provoca problemi di sonno.

Impossibile dormire bene? Tutta colpa dello smartphone!

Secondo lo studio statunitense, la prolungata esposizione alla luce degli schermi dei dispositivi tecnologici provocherebbe una forte riduzione della melatonina, ormone prodotto dalla ghiandola pineale o epifisi, che agisce sull’ipotalamo ed ha il compito di regolare il nostro ciclo sonno-veglia.

In particolare, l’uso del computer e degli altri strumenti multimediali causerebbe un calo del 22% del suddetto ormone, essenziale per la regolazione del ritmo circadiano, determinando di conseguenza problemi di sonno e impedendoci di dormire bene.

Per limitare i problemi di sonno legati all’utilizzo dei dispositivi tecnologici e cercare di dormire bene, gli esperti suggeriscono di sospendere l’uso di computer e smartphone almeno mezz’ora prima di andare a coricarsi, sottolineando l’importanza di un maggior quantitativo di ore di sosta per beneficiare di un buon sonno.