L’utilizzo di Twitter in Italia nel 2012

Da Pedroelrey

Vincenzo Cosenza pubblica i dati della unique audience di ottobre rilevati da Audiweb-Nielsen relativamente ai diversi social media in Italia avvertendo giustamente che le statistiche non considerano gli accessi da dispositivo mobile, scelta che invece è sempre più privilegiata dagli utenti.

A colmare la lacuna ci pensa una ricerca effettuata nel mese di Ottobre da Human Highway su un campione di 4.485 individui, formato da uomini e donne di almeno 15 anni di età residenti su tutto il territorio nazionale, rappresentativi della popolazione italiana che si connette alla Rete con regolarità almeno una volta alla settimana.

Se secondo Audiweb-Nielsen Twitter avrebbe 3,3 milioni di utenti il numero sale a 4,7 milioni di persone che utilizzerebbero settimanalmente la piattaforma di microblogging da 140 caratteri secondo la società di ricerche che invece considera anche chi vi accede da dispositivo mobile [tablet e smartphones]. Emerge però che ad utilizzarlo quotidianamente sarebbero soltanto 1,2 milioni di persone risolvendo così una parte dei dubbi dell’amico Gianluca Diegoli.

La ricerca identifica anche come tra gli utilizzatori di Twitter nel nostro Paese il tipo di device utilizzato influenza la tipologia di contenuti di cui le persone fruiscono. Un’influenza che nella mia decodifica è legata al fatto che con ogni probabilità vi sia una forte sovrapposizione tra “heavy users”, tra coloro che utilizzano Twitter con intensità, ed il possesso di smartphones e/o tablets.

Sempre in termini di utilizzo lo studio identifica 4 cluster di utenti che fanno un uso ben diverso tra loro della piattaforma dell’uccellino azzurro.

Un primo gruppo, che rappresenta il 30% di chi lo utilizza settimanalmente, segue poche persone ed è altrettanto seguito da pochi facendone un utilizzo “distratto”, più di svago che di interazione e informazione. Un gruppo di “fedeli” [26% del totale] per i quali connettersi a Twitter è un rituale. Un terzo gruppo di “dormienti”, persone che hanno un bassisimo coinvolgimento nell’uso e che sono prevalentemente passivi, non twittano o l’hanno usato per qualche tempo e ora lo hanno dimenticato. Ed infine un gruppo molto ristretto [2,5% del totale] che nel rapporto viene definito di “Twitter Stars” che usa Twitter in continuazione, in tutte le situazioni della giornata, per i quali Twitter è un gateway verso il mondo.

I risultati della ricerca come “sottoprodotto” aiutano a comprendere la differenza tra la reach ed il coinvolgimento per quanti utilizzano Twitter come mezzo per la comunicazione d’impresa.


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