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L’Utopia dell’Isola Panorama

Creato il 25 aprile 2014 da Mcnab75

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La storia inizia con uno scambio d’identità: un ricco imprenditore muore all’improvviso e Hitomi, uno scrittore fallito che gli somiglia in modo impressionante, ne prende il posto ingannando anche la moglie e i familiari del defunto. Impossessatosi del patrimonio del magnate, Hitomi ne usa i beni per coronare il suo folle progetto utopico: costruire un vero e proprio Paradiso degli eccessi. Un Eden artificiale di magnifici palazzi e giardini lussureggianti, su un’isola remota che diventa teatro di feste decadenti, orge e trame segrete…

Questo è soltanto un piccolo estratto della sinossi di un ottimo fumetto giapponese, La Strana storia dell’Isola Panorama, di Suehiro Maruo, edito in Italia da Coconino Press.
Un acquisto quasi casuale, molto lontano dalle mie consuete “frequentazioni” nel settore delle graphic novel, e che si è però rivelato essere una delle letture più evocative di questa prima metà del 2014.

La Strana storia dell’Isola Panorama parte come un racconto di uno scambio di identità, nel Giappone rurale degli anni antecedenti la Seconda Guerra Mondiale.
La società feudale si sta oramai aprendo alla modernità, sia in campo industriale che in campo artistico e culturale. Hitomi (il protagonista) è uno scrittore quasi quarantenne, di belle speranze, grande appassionato di Edgar Allan Poe, con la testa perennemente persa in un mondo che ricorda, per sommi capi, l’Arcadia greca dei tempi antichi.
Il confronto con la realtà è però impietoso: il suo editore fatica a trovare spazio per le storie di fantasia di Hitomi, che quindi vive perennemente in uno status di mera sopravvivenza economica.
La morte di un suo ex compagno di scuola, a cui assomiglia come una goccia d’acqua, gli fa però maturare un piano folle e ambizioso: sostituirsi al defunto, fingendolo quindi colpito da una morte apparente, ed ereditare le sconfinate ricchezze della sua famiglia.
Questi soldi non gli serviranno però per vivere da nababbo, bensì per costruire l’Arcadia che sogna fin dall’infanzia.

Isola Panorama

Il piano di Hitomi, sorprendentemente, è coronato dal successo.
Viene scambiato per il defunto amico Komoda. Col tempo, mentre la moglie è l’unica a sospettare qualcosa, l’ambizioso scrittore convince i contabili della sua società a investire buona parte del capitale di famiglia nell’acquisto di un’isola abitata da una manciata di pescatori.
Tale isola viene trasformata in una sorta di paradiso terrestre, divisa in diversi paesaggi (Hitomi li definisce “diorama tridimensionali”). Ci sono cascate meravigliose, prati sconfinati, repliche di statue dell’Arte classica, sculture copiate dalle più prestigiose ville della Toscana, labirinti di siepi. Man mano che ci si avvicina al centro dell’Isola Panorama, i diorama sono ancora più strani e bizzarri. Si va dal “paese delle macchine inutili”, a un’enorme struttura a bocca di mostro, finendo poi in una sorta di Pompei moderna, dove hanno luoghi orge tra gli artisti e i circensi assoldati da Hitomi.

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L’autore ci mostra tale meraviglie attraverso l’escamotage della moglie (la vedova di Komoda) di Hitomi, invitata come prima spettatrice di questo Eden artificiale. Solo che la poveretta, nel suo perenne sospettare del bizzarro ritorno dalla tomba del “marito”, rischierà di non lasciare più l’isola…

Allucinato ed evocativo, il manga ha una fortissima potenza visionaria.
Ci sono anche dei momenti di eros molto esplicito, tutti però funzionali alla storia, e alla vicenda umana di Hitomi, un artista tanto ambizioso e geniale quanto folle e privo di quella che un po’ tutti consideriamo la normale morale civile.
La Strana storia dell’Isola Panorama offre molti piani di lettura, tra cui (a mio parere) una riflessione sui limiti dell’arte, del distacco della realtà e, appunto, del senso di moralità comunemente accettato e accettabile.

Titolo assolutamente consigliato.
Citando dal sito dell’editore italiano: la graphic novel è l’adattamento di un racconto del celebre scrittore Edogawa Ranpo, l’Edgar Allan Poe giapponese, vissuto nella prima metà del ’900 e considerato il padre fondatore del moderno romanzo giallo, gotico e fantastico del Sol Levante.

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(A.G. – Follow me on Twitter)


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