Una meta di Ian Madigan al 72′ di una gara intensa e brutale regala a Leinster il biglietto per la finale casalinga contro i Glasgow Warriors.
I Dubliners non hanno giocato la partita migliore della loro storia ma l’esperienza e l’abitudine, come gruppo, a giocare gare di questa intensità e di questa importanza, sommata all’attitudine vincente degli ultimi anni, ha permesso ad O’Driscoll &Co di avere la meglio, ancora una volta, su Ulster. Per regalare a BOD e Leo Cullen, prossimi al ritiro, un’uscita trionfale, però, Leinster dovrà decisamente alzare il livello del gioco, perché i Glasgow Warriors, nonostante siano alla prima finale assoluta della loro storia,
Ulster, nonostante il rientro ‘miracoloso’ di Ruan Pienaar e Rory Best e un primo tempo sostanzialmente dominato, non riesce mai ad andare in meta e paga carissimo lo sterile sforzo profuso per almeno un’ora. La squadra ha dato tutto ma, purtroppo per Mark Anscombe, non è bastato. L’ennesima delusione, al termine di una stagione che per gli Ulstermen si deve necessariamente definire fallimentare, potrebbe portare ad una rivisitazione del gruppo.
Molti sarebbero destinati a lasciare Belfast, oltre ad Afoa, che ha già firmato per Gloucester, e a Johann Muller, che ha giocato oggi la sua ultima gara. Ci sono molti giovani che spingono per trovare posto, ma ci sarà tempo, smaltita la delusione, per ragionare sul futuro della Province.
Il problema più grande è la sensazione di incompiutezza che dà Ulster; grande squadra, grandi nomi, ancora maggior potenziale, ma cronica difficoltà nel tramutare una promessa in realtà.
Sarà questo aspetto, quello psicologico, su cui l’head coach dovrà lavorare per fare in modo che i suoi ragazzi, nella stagione che porterà alla World Cup, riescano finalmente ad esprimersi al meglio.
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