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La Alghero-Bosa Una panoramica tra le più belle di Sardegna

Creato il 24 giugno 2013 da Yellowflate @yellowflate

La Alghero -Bosa Una panoramica tra le più belle di Sardegna Sardegna nord-occidentale, una panoramica litoranea che collega la città di Alghero a quella di Bosa Un immergersi in uno dei paesaggi più spettacolari dell’Isola, rimasto estraneo alla speculazione selvaggia che ha investito le coste mediterranee. Meta ambita da tutti i centauri in cerca di forti emozioni, per la sua straordinaria bellezza questo tratto di costa è considerato meritevole di essere inserito nell’elenco delle bellezze Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

La litoranea corre che unisce i due centri Alghero- Bosa, per circa 40 chilometri,  passa tra le le montagne che discendono quasi a picco sul mare determinando la morfologia della costa. Infatti su quel tratto di costa si trovano pochissime spiagge accessibili. In primavera quando la macchia è in fiore questo tratto di costa offre uno spettacolo di colori e fragranze, accompagnate dalle mille tonalità  che il mare assume in questo tratto. Un percorso molto bello da godere anche in moto,assecondando le curve e i dislivelli che rendono questi

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chilometri ancora più affascinanti e romantici.

Partiti da Alghero, s’incontrano le prime spiagge, tra cui quella splendida e riparata a nord di Punta La Speranza in località Poglina . La strada procede nel nuorese, sale fino a sfiorare le pendici del Monte Mannu e tocca il promontorio di Capo Marargiu, dove calette solitarie, raggiungibili solo da stretti sentieri o via mare, si aprono tra le imponenti scogliere di tufo vulcanico, dal colore rossastro e bruno. Poco più avanti c’è la Torre Argentina, nel comune di Bosa.

La strada, correndo lungo il mare, disegna curve strette e sinuose per assecondare la conformazione della costa, detta dei Grifoni per la presenza, nell’entroterra e sui promontori rocciosi a picco sul blu cobalto del mare, della più grande colonia italiana di questi avvoltoi. Quasi scomparso nel resto d’Europa e della Sardegna il grifone, Gyps fulvis, continua a nidificare sugli aspri costoni rocciosi di Montresta, tra Bosa e Alghero.

Il grifone, dotato di un ampia apertura alare che raggiunge i tre metri, è un ottimo veleggiatore.
Nidifica nelle alte pareti rocciose a strapiombo sul mare o nell’entroterra tra la tipica macchia mediterranea. Durante il periodo riproduttivo, tra novembre e gennaio, è facile scorgerli impegnati in evoluzioni aeree che fanno parte del rituale dell’accoppiamento. Eppure troppo spesso l’avvoltoio, oltre che a causa dell’uso di pesticidi e bocconi avvelenati, o degli incendi dei luoghi, è stato anche ingiustamente perseguitato da pastori e contadini perché ritenuto pericoloso per agnelli e per le coltivazioni dei campi.

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Bosa  merita un’altra sosta. Sorge più verso l’interno sulle rive del fiume Temo, l’unico fiume navigabile della Sardegna. La cittadina è dominata dal castello dei Malaspina e dal suo quartiere più antico, con le sue viuzze ripide e strette. Sulla riva sinistra del Temo si trovano ancora oggi le antiche concerie recuperate a livello turistico. Dove il fiume Temo sfocia in mare si trova il centro balneare di Bosa Marina dominata dalla più grande torre di avvistamento spagnola in Sardegna. Da Bosa Marina si possono fare escursioni in barca che risalgono il fiume Temo o escursioni in mare lungo la costa e verso l’isola di Mal di Ventre.

Ora se volete potete proseguire per Oristano, o rientrare ad Alghero, percorrendo tratti di strada più interni: sia verso Montresta che la SS292 (chiamata Piccada) da Villanova Monteleone .

 


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