Meglio prima la buona o la cattiva notizia? Io scelgo sempre la cattiva quindi diciamo subito che la babysitter giusta in assoluto non esiste, non c’è un modello prestampato che possa andar bene per tutti e farvi trovare la Mary Poppins de’noantri. Eh no, mica è così semplice. Però, ed ecco che arriva la buona notizia, qualche accorgimento per trovare la persona a cui lasciare i bambini senza ansie e senza essere divorati dai sensi di colpa c’è.
Perché anche se si hanno dei nonni votati alla nonnitudine e superdisponibili capita a tutti prima o poi di avere bisogno di una persona a cui lasciare i mostriciattoli per un po’ di tempo. Che sia qualche pomeriggio sparso quà e là, una serata per andare al cinema o un impegno continuativo di tutti i giorni. Ora magari siete in vacanza spaparanzati al sole ma a settembre è probabile che possa servirvi eccome! E dove caspiterina la vado a trovare, vi starete chiedendo?
La prima strategia è affidarsi al sempre caro passaparola. Chiedete alla collega d’ufficio con bambini piccoli, alla nipote giovincella con amiche disoccupate a cui piacciono i bambini (e magari anche dotate di titoli), alla cugina, alle amiche, insomma spulciate l’agenda in cerca di qualcuno che possa parlarvi di quel qualcuno affidabile che abbia tenuto i suoi bambini o i bambini di qualcun altro che a sua volta ne è rimasto soddisfatto (aiuto!). L’elemento fiducia è fondamentale. Potete anche mettere un avviso nel condominio in cui vivete: io il mio primo lavoro da babysitter l’ho trovato così! Ci sono anche le agenzie di babysitter ma su quelle non ho abbastanza elementi per giudicare. Però potrebbero servire, perché no? Una su tutte “Le cicogne”, una start-up avviata da ragazze giovani e in gamba.
Ok avete individuato uno o più nomi? Yeah stappiamo lo spumante. Ora tocca al colloquio. Informale e rilassato per mettere a suo agio la futura tata Matilda ma anche utile a richiederle le giuste informazioni: studi, quantità di tempo libero, esperienze precedenti, motivazione (ok voler guadagnare ma se ha una pazienza di 3 nanosecondi con i bambini il motivo forse non è quello giusto). Se pensate che possa andar bene fatela interagire col pargoletto insieme a voi e vedete come se la cava e come reagisce il bambino. Deve scattare un certo feeling e non è colpa di nessuno se la scintilla non c’è. La giovane Mary Poppins deve piacere sicuramente a voi ma soprattutto al bambino: la babysitter sarà la sua quindi affidatevi anche all’istinto!
Le doti fondamentali da ricercare? Taaaanta pazienza, sensibilità, ironia, capacità di sdrammatizzare i problemi, fermezza nell’affrontare i capricci ma senza essere irascibile, poca invadenza ma capacità di cogliere le dinamiche familiari, doti organizzative. Robetta insomma!
Quanto pagarla? Siate generosi e tutto filerà mooolto più liscio! Scherzi a parte, 7 euro l’ora credo sia una tariffa onesta, un po’ di più (intorno ai 10 euro) se i bambini sono due o più e ovviamente un forfait per un impegno continuativo di più giorni. Ci siamo?
Voi avete trovato la vostra babysitter ideale? Come (caspiterina) avete fatto?
(Le immagine sono tratte dal film “Il diario di una tata” con Scarlett Johansonn)