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La balla del Nord tartassato: al sud pensionati e dipendenti con maggior peso fiscale

Creato il 20 aprile 2013 da Ilazzaro @Ilazzaro

 

La balla del Nord tartassato: al sud pensionati e dipendenti con maggior peso fiscale
Ecco come la CGIA di Mestre, sbugiarda , con nuovi elementi, la balla di “prima il Nord” e del Nord

La Cgia di Mestre , per l’anno in corso, ha preso in esame quattro tipologie di contribuenti: un pensionato con un reddito annuo di 16.000 euro (pari ad un assegno mensile netto di 1.000 euro); un operaio con un reddito annuo di 20.000 euro (con una retribuzione mensile netta di poco superiore 1.200 euro); un impiegato con un reddito annuo di 36.000 euro (pari ad uno stipendio netto di 2.000 euro al mese); un quadro con un reddito annuo di 59.000 euro (che corrisponde ad una retribuzione netta di 3.000 euro al mese).

In tutti e 4 i casi presi in esame, a sopportare il peso fiscale maggiore sono i contribuenti della Calabria seguiti da quelli del Molise. La Cgia di Mestre fa sapere che “per il lavoratore in quiescenza calabrese le addizionali Irpef ammontano nel 2013 a 449 euro (+135 euro rispetto al 2010), seguono i pensionati del Molise con 448 euro (110 euro in più rispetto al 2010) e quelli del Lazio che versano alla Regione e al proprio Comune di residenza complessivamente 417 euro (+112 euro rispetto a 3 anni fa). La media nazionale è pari a 340 euro”. (fonte La Presse,Ansa,Repubblica)

I motivi?

Secondo il segretario Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi, i”la cattiva situazione in cui versano moltissime regioni del Sud in materia di sanità. Le Regioni in disavanzo sanitario – osserva – sono state obbligate ad elevare l’aliquota base, pari allo 0,9% sino al 2010, di 0,5%, raggiungendo così quota 1,4%. Inoltre, a partire dal 2010 quelle in disavanzo sanitario che non avevano rispettato i piani di rientro sono state costrette ad innalzare ulteriormente l’aliquota di altri 0,3 punti percentuali, arrivando a toccare la soglia dell’1,7%”. “Con il cosiddetto ‘Salva Italia’, – spiega Bortolussi – il Governo Monti ha sancito l’elevazione dell’aliquota base dallo 0,9% all’1,23%, di conseguenza le Regioni in disavanzo sanitario hanno dovuto portare l’aliquota all’ 1,73% e quelle che non avevano rispettato i piani di rientro addirittura al valore massimo di 2,03%”.(fonte La Presse,Ansa,Repubblica)

Ed invece il solito refrain del chiagneffotti in salsa verde individua ad “altre latitudine” presunti tartassati…


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Da Marco Taylor
Inviato il 14 giugno a 13:41

Sanità. Lazio e Puglia hanno un passivo pazzesco e i loro cittadini NON pagano i ticket. La Lombardia è in pareggio di bilancio e i suoi cittadini PAGANO i ticket. Tra un bicchiere e l'altro mi spiegate perchè? Grazie.

Da Marco Taylor
Inviato il 14 giugno a 13:37

Ma di chi è questo sito? Pensavo che gli imbecilli fossero finiti, invece la loro madre continua ad essere incinta! Se il Nord crea tutti questi problemi, perchè il Sud non chiede la secessione? Mi sembra che per il referendum pro/contro "devolution" abbia votato contro, o sbaglio? Che prevedeva anche il taglio degli "onorevoli" ma forse non andava bene. Ora tutti la diciarano unas necessità! D'altronde se il "vostro" belpaese è fallito qualche motivo ci deve pur essere! Che schifo!