E’ l’odore d’autunno imminente che settembre accompagna. E’ l’incuria del grigio balcone dove vive un anziano. E’ l’accidia travestita da noia che nell’aria ristagna. E’ la ragazza di quindici anni muta col il suo iPod e lì accanto sua madre con i suoi stessi panni. E’ la foto che noti crepata per la prima volta, l’impetuoso affiorare di altri giorni vissuti, quella posa raccolta di quando l’hai scattata.E’la polvere senza memoria che giunge da lontano nelle stanze dei figli cresciuti e scrive la sua storia. ( Sara Ferraglia )