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Trama semiseriaUn celebre comico americano interpretato da un Adam Sandler quasi autobiografico apprende la brutta notizia che ha una forma di leucemia e rischia quindi di morire. Per l’occasione cerca allora di rivedere la sua vita fatta di eccessi insieme a un nuovo comico emergente (Seth Rogen), che diventa il suo assistente personale nonché il suo migliore (e unico) amico. E se da un film di Judd Apatow con Adam Sandler vi aspettate che si rida come matti, vi siete sbagliati perché i due si sono rotti di fare i buffoni a comando per il vostro personale piacere e hanno fatto un film drammatico e serio.O quasi.
Recensione cannibaleDopo il successo travolgente di Molto incinta, che l’ha consacrato re della commedia made in USA, Judd Apatow è stato preso da manie di grandezza? È quello che verrebbe da pensare a trovarsi di fronte a un filmone da 2ore e 20minuti che affronta una tematica drammatica come quella di un uomo in fin di vita e per cui si è avvalso di collaboratori di serie A come l’autore dello score di Donnie Darko Michael Andrews per le musiche e l’abituale collaboratore di Steven Spielberg Janusz Kaminski per la curatissima fotografia. Il grande pubblico come spesso succede non sa premiare le grandi ambizioni e infatti il film si è rivelato un mezzo flop, soprattutto se paragonato ai trionfi dei suoi precedenti 40 anni vergine e appunto Molto incinta. Eppure questa pellicola è di certo la sua opera più personale, un ulteriore passo in avanti nella sua sempre più interessante filmografia e se non parlo di capolavoro è solo perché dopo una prima parte davvero ottima, la storia cede lentamente il passo nella parte finale a vicende da classica commedia famigliare. La sensazione è infatti quella che Funny People poteva essere qualcosa di enorme, il film definitivo di Apatow. Così non è, non totalmente almeno, però se non altro ci lascia con la speranza che il regista sappia fare in futuro ancora meglio.
Qui intanto c’è una pellicola più che buona e dal gusto dolceamaro (non ho detto Negramaro!), quasi un dramma rivestito da commedia divertente. Un film in cui si sorride ma è non di quelli da far pisciare sotto dalle risate, sebbene ho avuto l’impressione che alcune parti (come quelle dei monologhi dei comici) avrebbero reso molto ma molto di più in lingua originale.D’altra parte anche se è un film del regista king of comedy insieme ad Adam Sandler e alla crème della crème della scena comica americana, è pur sempre la storia di un uomo vicino alla morte. Una versione-Apatow del film drammatico-esistenziale, insomma, tanto quanto Molto incinta era una versione-Apatow della commedia sentimentale. La cosa che più adoro di questo uomo-sceneggiatore-produttore-regista-Apatow è proprio quella di saper spiazzare, prendere un genere, remixarlo e farlo proprio. Il peccato di questo film è quindi di svoltare un po’ troppo nell’ultima parte proprio in binari più consueti e aspettati della tipica commedia famigliare americana. Anche se per fortuna il regista non si smentisce e mantiene pur sempre un tocco amarognolo, anche in un finale happy ma non troppo.
In Funny People Apatow, Sandler e tutto il resto del gruppo di comici si guarda allo specchio e ci concede di entrare nel loro mondo, mostrandoci cosa si nasconde dietro a serate di cabaret apparentemente spassose e ai monologhi dei comici: ovvero si celano dei battutisti e dei ghost-writer come il personaggio interpretato da Seth Rogen e anche tanta tristrezza dietro a delle persone pagate per far ridere. Sempre. Loro a questo giro non ci sono stati e hanno voluto fare qualcosa di diverso, con Adam Sandler che non è al suo primo ruolo drammatico (vedi l’ottimo Ubriaco d’amore di Paul Thomas Anderson e il mediocre Reign Over Me) ma probabilmente nel più riuscito della sua intera carriera, anche perché non è poi molto difficile scorgere lui stesso dietro al suo personaggio e ai film idioti che interpreta (e che lui stesso ha interpretato in carriera).
Nel resto del cast svetta un Seth Rogen sempre a suo agio quando si trova a fare lo sfigato impacciato, meno quando fa il supereroe come in The Green Hornet, e la solita compagnia di Apatow (la sua gnocca-moglie Leslie Mann, il suo ciccio-bombo Jonah Hill) a cui si vanno ad aggiungere l’uomo il mito Jason Schwartzman, la indie queen Audrey Plaza (vista anche in Scott Pilgrim Vs. the World e nella sitcom Parks and Recreation), lo spassoso Aziz Anzari di Mtv Human Giant, un inedito Eric Bana in versione comica che non ho capito se mi fa ridere o meno e la risposta è più un no che un sì, più una serie di personaggi nei panni di loro stessi come un incazzoso Eminem.Questo è quanto succede quando la Funny People si rompe le scatole di far ridere e vuole far riflettere. E ci riesce anche alla grande.O quasi.(voto 7,5)
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