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Non lasciate che il titolo di questo articolo vi tragga in inganno. Non è di religione che voglio parlarvi, non di Dio o di Gesù, o della Vergine Maria... e certamente non menzionerò la Chiesa.
Oggi ho visto per la prima volta un filmato. Forse molti di voi lo riconosceranno, ma sono convinta che molte altre persone, come me fino a ieri, non avevano mai incontrato Gianna Jessen.
Ebbene, è di una donna che sto per parlarvi. O meglio, lascerò che sia la sua stessa voce, e il suo stesso splendido viso, a raccontare la sua storia, e a darvi i suo messaggio di vita.
Gianna Jessen si definisce la "bambina di Dio". È nata il 6 aprile 1977 a Los Angeles, in una clinica abortistica della nota associazione Planned Parenthood. Nonostante i gravi danni fisici e neurologici provocati dall’aborto, è sopravissuta, cresciuta superando notevoli difficoltà e divenendo la donna che è ora, forte, solare e generosa, che da anni porta il suo messaggio e la sua storia ad esempio, per sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sulla delicata questione dell’aborto.
Il suo caso è divenuto noto quando, in occasione del novantesimo anniversario dalla fondazione dell’associazione abortista Planned Parenthood, celebrata dal Senato del Colorado, il senatore Ted Harvey invitò Gianna a raccontare la sua storia ai membri del Senato.
(Se avrete voglia di leggerlo, dopo aver visto il video, a questo LINK potete trovare il discorso di Ted Harvey).
Prima di lasciarvi alle parole di Gianna, vorrei fare una piccola riflessione personale, come donna. Abbiamo voluto e ottenuto il diritto all’aborto, la libertà di decidere se portare avanti una gravidanza oppure no, di gestire il nostro corpo e il nostro utero. Quello che mi chiedo è fino a dove questo diritto rimane un diritto? È umanamente etico e giusto, ricorrervi senza alcuna discriminazione?
Sette mesi. Questa era l’età di Gianna, quando una “clinica abortistica legale” consigliò alla madre diciassettenne di interrompere la gravidanza.
I bambini nascono a sette mesi...
In una conferenza a Melbourne, Australia, nel 2008, Gianna Jessen racconta la sua storia...
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