La storia che ci narra Halima Bashir è quella di una giovane donna del Darfur che con coraggio e determinazione diventa il primo medico della sua comunità.
Nel proprio ruolo si ritrova testimone della continua violenza perpetrata dalla minoranza araba contro le tribù nere, sopratutto degli abusi sessuali sulle bambine.
Un antico proverbio sudanese recita:" Serviti di uno schiavo per uccidere un altro schiavo".
Senza farsi intimidire, Halima denuncia invece,con forza ,questi crimini all'ONU e, a sua volta, subisce feroci torture e soprusi finché riesce a fuggire in Inghilterra, dove vive tuttora con la famiglia come rifugiata politica.
Queste pagine sono in definitiva un appello, carico di dolore ma anche di speranza, perché il mondo non resti indifferente dinanzi a tragedie come questa e similari.
Chi lo ha recensito sulla stampa ufficiale lo ha definito un "urlo" o meglio un grido che arriva direttamente al cuore.
Proposto anche in versione pocket,il libro sostiene i progetti COOPI.
Infatti il ricavato della sua vendita sarà, in parte, devoluto alle donne, vittime di violenza, in Sierra Leone.
Per saperne di più su COOPI, visitare : www.coopi.org
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)