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La bambola assassina 2 - Il ritorno di Chucky

Creato il 06 gennaio 2014 da Misterjamesford
La bambola assassina 2 - Il ritorno di Chucky Regia: John Lafia
Origine: USA
Anno: 1990
Durata:
84'

La trama (con parole mie): il piccolo Andy, separato dalla madre a causa dei dubbi che le forze dell'ordine e l'opinione pubblica hanno espresso rispetto ai loro racconti a proposito di Chucky, è costretto a trovare asilo presso una famiglia affidataria che ospita la giovane Kyle, adolescente non troppo tranquilla.
I problemi del bambino, però, non sono finiti, perchè il serial killer reincarnatosi nel pupazzo "Tipo bello" è pronto a tornare alla ribalta per completare l'opera che non era riuscito a concludere ai tempi del loro primo incontro.
Inizierà dunque una battaglia che vedrà Andy e Kyle opporsi a Chucky dalla casa dei loro genitori adottivi alla fabbrica di giocattoli che ha visto nascere proprio il modello del quale Chucky è, ormai, un esemplare "definitivo".

La bambola assassina 2 - Il ritorno di Chucky
Alle spalle il successo clamoroso del primo episodio della sua saga, era davvero difficile per il vecchio, bastardissimo Chucky non tornare alla ribalta della cronaca con un secondo capitolo delle sue avventure, realizzato con mezzi a tratti più limitati del precedente, ugualmente di successo rispetto agli appassionati del genere e costruito su un'ossatura tipica per uno pseudo slasher di quel periodo.
Poco è cambiato, nella struttura della storia e nell'idea di base legata ai personaggi di Don Mancini, ed il passaggio a questo secondo capitolo dedicato alla "vendetta" del pupazzo malefico pare assolutamente naturale ed in linea con molte saghe horror del tempo, da Venerdì 13 a Nightmare.
Più che per la brillantezza della trama, dunque, o le invenzioni di regia, questo Ritorno di Chucky risulta divertente quanto il film precedente grazie di nuovo al suo vero protagonista, sempre più cattivo e sboccato nonchè pronto a sfruttare la sua ormai quasi natura definitiva di giocattolo per ingannare gli adulti e costringere il piccolo Andy a battersi praticamente da solo contro il serial killer reincarnato in "Tipo bello".
Curiose le presenze di Christine Elise - che i meno giovani tra noi ricorderanno in Beverly Hills 90210 - e di Grace Zabriskie, musa di David Lynch e terrificante madre di Laura Palmer, nel cast prima della loro "ascesa" - anche se, soprattutto per la prima, pare obiettivamente difficile parlare di impennata di successo -, ed interessante la battaglia che vede Andy e Kyle contrapposti allo scatenato Chucky nella fabbrica dei modelli comuni di "Tipo bello", che al sottoscritto ha ricordato il mai dimenticato cult Terminator ed il confronto finale tra Kyle Reese - pare quasi un omaggio all'eroe padre di John Connor -, Sarah Connor ed il primo, leggendario T-500.
Il resto scorre via senza troppo restare impresso nella memoria, intrattenendo l'audience come solo Chucky riesce a fare mantenendo quel curioso equilibrio tra horror e film per ragazzi che troverà la sua migliore espressione - se così possiamo definirla - nel terzo capitolo della saga: il grande merito di Mancini e dei registi chiamati a portare sullo schermo le gesta del pupazzo più cattivo del Cinema è e resta quello di non prendersi mai troppo sul serio, trasformando Chucky in un simbolo di irriverenza che forse farebbe un gran bene a molti pseudo horror attuali troppo impegnati a passare per clamorose invenzioni d'autore ed in realtà decisamente più figli di una tradizione che ha nel suo essere profondamente artigianale uno dei punti di forza maggiori.
Senza dubbio questo capitolo non verrà ricordato come il più brillante della saga, o sarà destinato ad un fato diverso dall'essere uno spassoso riempitivo per amanti del genere, eppure il pubblico, allora come ora, è riuscito a cogliere l'importanza molto pop di un personaggio di questo calibro sancendone il successo e permettendogli di continuare il suo viaggio attraverso i decenni, sempre pronto a perseguitare il povero Andy - si potrebbe considerare la loro come una delle più lunghe rivalità cinematografiche di tutti i tempi, quasi quanto quella del sottoscritto e il Cannibale - e a punire chiunque "tenti di fregarlo".
A conti fatti, a me basta anche solo questo.
MrFord
"I hate your voice and I hate your face
exterminate you from the human race
life’s a joke and the joke is on you
hey you, it’s true, you suck, fuck you."
Murderdolls - "Motherfucker I don't care" -


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