La bambola assassina 3

Creato il 11 gennaio 2014 da Misterjamesford
 Regia: Jack Bender
Origine: USA
Anno: 1991
Durata:
90'

La trama (con parole mie): sono passati otto anni dall'ultima battaglia tra Andy e Chucky, rinato di nuovo sotto forma di pupazzo grazie al suo sangue entrato in contatto con l'impasto della plastica dei "nuovi nati" figli del marchio di "Tipo bello". Andy ora ha sedici anni, è passato da una famiglia all'altra ed è finito in una scuola militare nella speranza che la stessa possa raddrizzarlo e guidarlo verso un futuro costruttivo: e Chucky è sempre sulle sue tracce, anche se questa volta mosso solo ed esclusivamente dalla vendetta.
Il suo obiettivo per il cambio di corpo, infatti, è il giovane allievo della scuola Tyler, che Andy si troverà a difendere per evitare che l'ex serial killer tramutato in giocattolo possa riuscire a realizzare il suo agghiacciante progetto.

L'ultima visione del terzo capitolo delle avventure di Chucky degli occupanti di casa Ford risaliva, probabilmente, ad una quindicina d'anni or sono, grazie ad una delle migliaia di vhs che mio fratello stipava con quanti più film passassero in tv, e senza dubbio in estate, nel corso di una delle "notti horror" che ci concedevamo ai tempi una volta finita la scuola.
Il recupero progressivo della saga dedicata al bambolotto più spietato del Cinema mi ha dunque riportato questo gioiellino trash come fosse un'operazione di profondo amarcord, a tratti inducendo il sottoscritto a pensare che possa trattarsi addirittura del migliore dei primi tre capitoli della stessa: lo spostamento in avanti di otto anni della vicenda, con un Andy adolescente alle prese con i primi turbamenti sessuali e la disciplina ed il bullismo della scuola militare nella quale è finito, uniti ai propositi di vendetta di un Chucky sempre più in spolvero - dai proiettili di vernice scambiati con munizioni vere al "piccolo stronzo" rifilato al giovanissimo Tyler, suo nuovo bersaglio per la reincarnazione - e ad un finale che è un vero e proprio cult del trash grazie al duello all'interno della giostra degli orrori del luna park posto non lontano dalla scuola - la scalata di Andy della montagna di scheletri finti ed il volo di Chucky dritto nella ventola sono pezzi pregiatissimi della Storia dei b-movies, in grado di aggiungere ulteriormente valore ad un franchise che ha fatto proprio della sua aura "di genere", per usare un eufemismo finto autoriale, una delle caratteristiche fondamentali del successo -, infatti, rendono questo terzo capitolo ancora più divertente e vitale, un vero piacere nell'ambito delle visioni per ragazzi "distorte" dalla macchina - o dal giocattolo - dell'horror.
Inoltre - ma questa è una caratteristica che ha impreziosito anche i due capitoli precedenti - le animazioni della bambola risultano assolutamente ben realizzate - per i tempi, e non solo -, e regalano a Chucky una mobilità ed una mimica invidiabili, perfetta cornice per un turpiloquio sempre più spassoso e di un carisma che anche molti mostri nati nel pieno degli anni ottanta continuano ancora oggi soltanto a sognarsi.
Prosegue dunque nel migliore dei modi l'avventura de La bambola assassina, che un capitolo dopo l'altro sta garantendo agli occupanti di casa Ford la giusta dose di divertimento, sangue e linguaggio da Saloon di cui necessitiamo da queste parti per fuggire dai malesseri della quotidianità e della vita moderna.
Interessante comunque notare come e quanto, nonostante di fatto sia il vero e proprio bad guy della vicenda, Chucky finisca per suscitare la simpatia ed il "tifo" del pubblico quasi come se ne fosse l'eroe, regalando anche rivincite - come quelle rispetto al barbiere della scuola o al direttore - che sotto sotto si finisce per sognare, non fosse altro per empatia con il charachter positivo, il giovane Andy.
Un'ultima curiosità è data dalla presenza, dietro la macchina da presa, di Jack Bender, che i fan di Lost impareranno ad apprezzare più di un decennio più tardi, qui ad una delle sue prime esperienze come regista: evidentemente, Chucky doveva averci visto lungo anche da questo punto di vista.
MrFord
"Too much too soon,
too bad for you man..
The wheels fell off the bandwagon
left you stranded there and no one cares
what will you do?"
Murderdolls - "Motherfucker see, motherfucker do" -

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :