La bambola di vetro - Teresa Di Gaetano

Creato il 26 aprile 2011 da La Stamberga Dei Lettori


I Contenuti
In un’intervista rilasciata a La Repubblica delle Donne, lo scrittore olandese Karel Van Loon ha affermato: “Il fatto è che non sappiamo niente della persona che amiamo, ma tendiamo a ricordare le storie passate come le migliori della nostra vita”.
Una buona chiave di lettura per questo romanzo fantasy.
Sembra di essere in un microcosmo delicato e sottile come una ragnatela. Dove i luoghi descritti sono ovattati in una irreale atmosfera.
Tutto ha inizio con un viaggio per cercare quel qualcosa che non si possiede. Un giovane ricerca avventure, ma diventa una pedina della scacchiera che farà muovere l’intrigato gioco della vita di un anziano scrittore.
I loro dialoghi nel presente sono una scusa per raccontare la storia del passato. E, di volta in volta, ramificazioni del passato di ciascun personaggio.
Un punto di non ritorno, verso cui tenere fisso lo sguardo per scoprire il dolore degli uomini di fronte ad eventi più grandi di loro…

La Recensione
La riproducibilità dell'arte è una caratteristica della contemporaneità. Se prima l'atto creativo era l'espressione rituale di un popolo e quindi unico e irripetibile nello spazio e nel tempo, oggi l'arte è un gesto individuale che si costituisce attraverso la tecnologia, che mira a essere più un prodotto che non lo spirito dei fruitori, ma questo ne determina l'autorevolezza che non può più avere attraverso l'identità dell'artista. Questo vale anche per la scrittura. Questo vale anche per questo libro.Reinhold Kid è un ventenne in cerca di avventure, non sa che queste avventure saranno fantasy e purtroppo anche il lettore avrà difficoltà a capirlo: una contessa da salvare, il potere speciale di rivivere sentimenti perduti nel tempo, per avvicinare le persone e recuperare gli errori commessi, una dura lotta tra bene e male, la storia in sé ha buone premesse. Peccato per la resa.Il libro parte come la suddetta recensione, lentamente, e solo nella seconda parte inizia a sbrogliare la trama, per poi svolgerla in tutta fretta in un finale abbandonato a se stesso.
La mancanza di una struttura spazio/temporale efficiente non può essere addotta come elemento di stile. Va bene depistare il lettore per incuriosirlo, ma perderlo completamente in una giungla di personaggi, fatti e luoghi, che sbucano all'improvviso senza alcun collegamento, non è ammissibile.Considerando il genere e il mercato di riferimento meglio puntare su strutture semplici, in cui il lettore sia più impegnato a leggere che non a sfogliare a ritroso.Quest'opera sembra una bozza, un insieme di paratesti, un quaderno di appunti disordinati a cui dare forma. Un'ambientazione onirica non può essere il pretesto per non caratterizzare i personaggi, la liricità non può significare dialoghi fuori contesto che fanno riferimento solo al flusso di coscienza, la scioltezza del testo non coincide con l'assenza di spiegazioni tra una fase e l'altra della storia, irreale non è sinonimo di assurdo.Ultima nota ed estremamente dolente l'edizione, piena di refusi, errori grammaticali e sviste incredibili.Nell'era della massima riproducibilità dell'arte tutti scrivono. Anch'io questa recensione. Su un libro che non mi è piaciuto.
Giudizio:
+1stella+
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Dettagli del libro
  • Titolo: La bambola di vetro
  • Titolo originale: -
  • Autore: Teresa Di Gaetano
  • Traduttore: -
  • Editore: Montedit
  • Data di Pubblicazione: 2007
  • Collana: I salici
  • Formato: Brossura
  • ISBN: 886037295X
  • ISBN-13: 9788860372956
  • Pagine: 110
  • Prezzo: 9,00 €
  • Link aNobii: La bambola di vetro

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