"Stiamo lavorando per un mondo libero dalla povertà".
Motto della Banca Mondiale
Insieme al Fondo Monetario Iternazionale, coordina una parte delle risorse economiche mondiali per mantenere un certo equilibrio tra i ricchi ed i poveri del mondo.
Ogni luce però ha anche le sue ombre. A quasi 70 anni dalla sua nascita, come mai nel mondo c'è una così ampia disparità sociale?
Da quando è stata formata, la Banca Mondiale ha sempre finanziato le imprese private dei paesi sviluppati e ha garantito i loro investimenti nei paesi poveri. Questo atteggiamento sarebbe servito proprio per far emergere i paesi in via di sviluppo, favorendo la creazione di posti di lavoro,, sanità, istruzione e tanti altri servizi.
Il problema però è che spessissimo la Banca Mondiale non ha fatto una valutazione degli investimenti in base al suo obiettivo originale, più di una volta non si è assicurata di finanziare i progetti migliori per la collettività. Proprio come tutte le banche, il suo scopo ultimo è stato prestare del denaro per poi riaverlo insieme agli interessi sicuri, finanziando investimenti a basso rischio.
Oggi, pur di proteggere i suoi migliori investitori, concede donazioni a fondo perduto anche alle multinazionali che sfruttano i paesi più deboli. La Banca Mondiale, facendo parte di una delle Istituzioni dell'ONU, può dare un enorme garanzia politica anche in parti del mondo dove ci sono guerre e violazioni dei diritti umani.
Provate a pensare un paese in piena guerra civile, dove indisturbata si opera un'estrazione petrolifera: questa è la realtà di oggi.Non è bello aggiungere informazioni negative nelle vostre teste, soprattutto in questo periodo, ma purtroppo la presa di coscienza di un problema è indispensabile se si vuole trovare una soluzione.
L'equilibrio mondiale instauratosi dopo la seconda guerra mondiale si sta spezzando. Presto i popoli dei paesi sfruttati verranno tutti a vivere in quei paesi che li sfruttano e, in quel momento, raccoglieremo tutto quello che abbiamo seminato in questi ultimi 50 anni.
Se vogliamo cambiare il mondo, cominciamo a cambiare noi stessi. Non è ancora tardi.
Per saperne di più:
- Come depredare il sud del mondo, di Andrea Baranes.
- La Banca Mondiale - Wikipedia