La denominazione completa di questo magnifico esempio di gotico veneziano è basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari.Correva l'anno 1231 e le cronache raccontano
"... Alli Fratti poi Minori fu similmente donado dal Comun un terren vacuo posto in Contra' de San Stefano Confessor detto de San Stin, dove fu anche intitola' una Giesa de Santa Maria de' Frati Minori, e ghe fu fatto un Monastero".I frati francescani con grande opera bonificarono i terreni attigui alla chiesa per creare un monastero. La voce si sparse e grandi masse di persone iniziarono ad accorrere alle messe dei frati francescani. Tale fu il successo che la piccola chiesa non bastò più a contenere i fedeli.
Negli anni successivi vengono avviati i lavori per la costruzione di una seconda chiesa intitolata a Santa Maria Gloriosa.
Il numero di fedeli che accorrevano alle messe continuava ad aumentare, e fu tale che nel giro di una ottantina d'anni anche questa seconda chiesa non bastò a contenerli!
Si decide di dare vita alla terza chiesa, molto più grande delle precedenti, che potesse contenere tutte le persone che si recavano alle messe.
I lavori continuarono per diversi secoli e finalmente nel 1492 viene consacrata la nuova " Santa Maria Gloriosa".
Tra le grandiose opere artistiche contenute al suo interno una merita la citazione d'onore, trattasi della celeberrima "Assunta" del Tiziano!
Questa opera, terminata quando l'artista non era ancora trentenne, consacrò il Tiziano tra i grandi maestri del Rinascimento. Ma appena terminata l'opera rischiò di non essere accettata dai frati francescani che la trovavano troppo "innovativa" per i tempi (si era agli inizi del 1500). Dopo lunghe discussioni la pala venne accettata e Ludovico Dolce così la descrive:
«la grandezza e terribilità di Michelangelo, la piacevolezza e venustà di Raffaello e il colorito proprio della natura»
La visione della pala d'altare del Tiziano da sola vale il viaggio sino alla Chiesa dei Frari.
Non potete perdere questa occasione per vedere una delle opere "maggiori" del Rinascimento Italiano!
Fabio Casalini.