La battaglia Samsung vs Apple: la storia legale

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Da anni ormai, Apple e Samsung mantengono quote di mercato esorbitanti, quasi senza precedenti. Altrettanto esorbitante è il costo della loro battaglia legale, che è costata più di un miliardo di dollari.

Tutto è iniziato con il progetto segreto di Cupertino, che si è infine rivelato essere il primo iPhone della storia: un unico dispositivo in grado di telefonare, ascoltare musica e connettersi ad internet. Steve Jobs rimase scioccato alla scoperta che Samsung, all’epoca fornitore di Apple di componenti elettroniche, mise sul mercato uno smartphone molto simile al suo gioiello.

Ma come mai Apple, dopo anni di battaglie, non riesce a vincere la guerra? Davvero Samsung ha rubato i brevetti a Apple o è il contrario?

L’inizio della guerra

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Il 4 agosto 2010 iniziò la guerra tra Apple e Samsung. Cominciò tutto con la presentazione del Samsung Galaxy S, uno smartphone che sembrava essere simile al primo iPhone e immesso sul mercato poco dopo il suo lancio.

Tra le caratteristiche ritenute simili c’erano il display, le icone, e alcune funzioni come il rubber-banding (lo schermo che rimbalza quando l’utente scorre oltre il fondo) e il pinch to zoom, che permette di modificare le dimensioni dell’immagini pizzicandole con pollice e indice.

Alla scoperta di queste somiglianze, Steve Jobs e Tim Cook incontrarono Jay Y. Lee e, alla richiesta di informazioni in merito all’uguaglianza evidente, non ricevettero alcuna risposta soddisfacente.

Dopo settimane di interventi e richieste, Jobs decise di incontrare Lee direttamente a Seul presso il Samsung Electronics Building, con la schiera di avvocati al seguito. Dopo i convenevoli con Seungho Ahn, allora vicepresidente di Samsung, Chip Lutton mostrò una presentazione dal titolo “Utilizzo dei brevetti Apple su smartphone Samsung”. Alla dimostrazione delle somiglianze, i dirigenti di Samsung non mossero ciglio. Così Lutton fu diretto:

Lutton: il Galaxy è la copia dell’iPhone

Ahn: cosa vuoi dire?

Lutton: esattamento quello che ho detto. Avete copiato l’iPhone. Le somiglianze sono troppe, non può essere una coincidenza.

Ahn: come ti permetti di accusarci? Produciamo da sempre cellulari, abbiamo i nostri brevetti ed è Apple a copiarli da noi.

La miccia si accese e da allora Samsung e Apple si affrontano in battaglie legali sui chi ha copiato cosa e tra verdetti, sentenze, udienze e documenti legali, più di un miliardo di dollari sono stati spesi per questa guerra.

Le accuse a Samsung e le accuse di Samsung

Sembra che Samsung non sia nuova all’utilizzo improprio di brevetti altrui, tra cui anche quelli di Ericsson. I dirigenti Samsung, dal canto loro, sono sempre stati sicuri della liceità della produzione, tanto da sfidare tutte le accuse che etichettano la società come “ladra” di brevetti, quando proprio questi brevetti in realtà apparterrebbero a Samsung stessa.

Dal canto suo, un ex dirigente di Apple giustifica il successo di Samsung con queste parole:

[Samsung] sta raggiungendo un alto livello competitivo e parte di questo risultato è dovuto proprio all’impegno che ci sta mettendo nel combattere questa battaglia con Apple.

Intanto la guerra Samsung contro Apple continua tra tira e molla, multe richieste e poi ritirate, come quella di 1 milione di dollari inflitta a Samsung e poi trattenuta perchè “alcuni calcoli erano sbagliati”.

Battaglie vinte prima da Samsung e poi da Apple e poi di nuovo Samsung e di nuovo Apple, ma la guerra, iniziata dalla società di Cupertino, sicura di vincere, in realtà non è stata realmente vantaggiosa, tuttora, ne paga le conseguenze.

Infatti, Samsung si è distinta guadagnando quote di mercato molto elevate e l’uscita del nuovo Samsung S6 sta seriamente sfidando la leadership di Apple.