A quasi cinquant'anni di distanza dalla istituzione del Sinodo dei Vescovi, creato da Papa Paolo VI il 15 settembre del 1965, oggi 19 Ottobre 2014 Giovanni Battista Montini sarà proclamato 'beato' da Papa Francesco e la celebrazione a San Pietro coinciderà proprio con la fine dell'assemblea straordinaria del Sinodo dei Vescovi sulla famiglia, convocato in Vaticano dal 5 al 19 ottobre. Un ulteriore 'omaggio' al pontefice che lo istituì e che concluse il Concilio Vaticano II aperto da Papa Giovanni XXIII, proclamato santo assieme a Giovanni Paolo II che dei due pontefici precedenti richiamò nella scelta del duplice nome, voluto dal suo predecessore Giovanni Paolo I, anche l'eredità pastorale.
La beatificazione di Paolo VI giunge a poco più di cinque mesi dalla sua proclamazione a 'beato', lo scorso 6 maggio, dopo l'attribuzione a Montini del miracolo della guarigione "scientificamente inspiegabile" di un nascituro. L'iter del processo diocesano per la sua causa di beatificazione era iniziato, per volere di Papa Wojtyla, l'11 maggio del 1993 ad opera dell'allora cardinale vicario di Roma e presidente della Cei, la Conferenza Episcopale italiana, Camillo Ruini.
Il parere favorevole da parte della consulta della Congregazione vaticana per le cause dei Santi è poi arrivato il 10 dicembre del 2012 e dieci giorni dopo Papa Benedetto XVI, ricevendo in udienza in Vaticano il prefetto della Congregazione, il cardinale Angelo Amato, ha autorizzato la promulgazione del decreto sulle "virtù eroiche" di Paolo VI, al quale da quel momento è stato attribuito il titolo di 'venerabile'.
Per la beatificazione, è stato riconosciuto il miracolo - proposto dal postulatore padre Antonio Marrazzo - della guarigione "scientificamente inspiegabile" di un nascituro, avvenuta negli Usa nel 2001. Sul feto, al quinto mese di gravidanza, i medici avevano riscontrato la rottura della vescica fetale, la presenza di liquido nell'addome e la mancanza di liquido nel sacco amniotico. Il consiglio alla madre fu di abortire, vista la diagnosi che prevedeva o la morte del nascituro nel grembo materno o la nascita ma con gravissime malformazioni. Ma la mamma, su suggerimento di una suora italiana che aveva conosciuto Papa Paolo VI, decise di non abortire e di pregare Montini per la guarigione del suo piccolo. La nascita avvenne all'ottavo mese di gravidanza, con parto cesareo, e il neonato fu valutato dai medici in buone condizioni di salute, che perdurano tuttora, adesso che il bambino è un ragazzo di 13 anni.
LA SCHEDA DI PAPA PAOLO VI:
Il lombardo Giovanni Battista Montini - Papa con il nome di Paolo VI dal 21 giugno del 1963 al 6 agosto del 1978 - nasce a Concesio in provincia di Brescia il 26 settembre del 1897 da una famiglia borghese: il padre, giornalista e avvocato, è stato direttore del giornale cattolico 'Il Cittadino di Brescia' e parlamentare per tre legislature del Partito Popolare guidato da don Luigi Sturzo. Dopo gli studi classici prima in un collegio gesuita poi in un liceo statale, Giovanni Battista nel 1916 entra in seminario.
Viene ordinato sacerdote nel 1920 e si trasferisce a Roma per seguire i corsi di Diritto civile e Diritto canonico alla Pontificia Università Gregoriana e di Lettere e Filosofia all'università Statale. Tre anni dopo, avvia la sua attività diplomatica, collaborando alla Segreteria di Stato vaticana. E' del 1954 la sua proclamazione, ad opera di Papa Pio XII, ad arcivescovo di Milano; mentre nel 1958 è creato cardinale da Papa Giovanni XXIII. Alla sua morte, nel 1963, il Conclave elegge Papa il 21 giugno Giovanni Battista Montini, che assume il nome di Paolo VI.
Del suo pontificato si ricorda anzitutto il proseguimento e la chiusura l'8 dicembre del 1965 del Concilio Vaticano II che segna una profonda riforma e modernizzazione della Chiesa cattolica; il primo viaggio apostolico in Terra Santa nel 1964; l'istituzione del Sinodo dei Vescovi nel 1965; la creazione della 'Giornata mondiale della Pace'; le encicliche 'Humanae Vitae' su aborto, contraccezione e controllo delle nascite e 'Populorum Progressio'.
In Italia, l'opinione pubblica rimase molto colpita dal suo accorato appello, rimasto inascoltato, rivolto nel 1978 "agli uomini delle Brigate Rosse" per la liberazione del capo del governo e leader della Democrazia cristiana Aldo Moro, sequestrato e poi assassinato dai terroristi. Muore il 6 agosto dello stesso anno, per un edema polmonare, nella residenza papale estiva di Castel Gandolfo.
La Beatificazione di Papa Paolo VI sarà ripresa e
trasmessa live in 4K Ultra HD con le tecnologie di Sony
Così come avvenuto mesi fa per un'altra fondamentale tappa nella storia della cristianità, la canonizzazione dei Beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, anche questa volta l'evento sarà prodotto dal Centro Televisivo Vaticano in partnership tecnologica con Sony e con il supporto di DBW Communication, Globecast, Prevost e Impresa Percassi.
Ancora una volta, la scelta tecnologica del CTV sottolinea il desiderio di riuscire a trasferire le emozioni di un evento tanto importante in tutta la loro pienezza, anche ai fedeli che non potranno assistere di persona alla celebrazione. Lo stesso desiderio che muove Sony e che ha orientato la ricerca tecnologica della multinazionale nipponica sin dalla sua fondazione. Coinvolgere emotivamente attraverso una tecnologia non fine a sé stessa è infatti parte integrante dello spirito di Sony.
Le riprese in 4K saranno effettuate da 6 postazioni di shooting in Piazza San Pietro con un sistema camera PMW-F55, in configurazione Live Production, e collegate in fibra con un OB Van 4K dotato del mixer MVS-7000X. La registrazione dell'evento verrà effettuata con il Server 4K Sony PSW-4400, in formato XAVC. La tipologia di ottiche e il posizionamento delle camere è stato studiato e definito tra gli esperti di DBW Communication e la direzione tecnica del CTV, con il supporto degli specialisti Sony.
L'installazione in Galleria prevedrà un proiettore SRX-R515P e 4 TV 4K della Serie X8. L'SRX-R515P è un sistema di proiezione cinematografica digitale 4K con tecnologia SXRD, in grado di restituire immagini con un incredibile contrasto di 8000:1 (mai raggiunto da proiettori cinema), riducendo la luce in dispersione e donando immagini realistiche, in grado di trasferire la stessa esperienza che i fedeli vivranno in piazza San Pietro.
Allo stesso modo, i TV 4K della Serie X8, dalle linee pulite ed essenziali, si affidano a profondità e dettagli sorprendenti per regalare una qualità d'immagine estremamente coinvolgente, come una finestra aperta sulla realtà.
"Con le riprese in 4K della Beatificazione di Papa Paolo VI, il CTV arricchirà ancor più il proprio archivio audiovisivo, per donare alle future generazioni immagini così realistiche da poter far rivivere le emozioni dell'evento. L'impegno di innovazione che Sony ha intrapreso con lo sviluppo dei sistemi 4K ben riflette le esigenze di qualità e conservazione quale missione primaria del Centro Televisivo Vaticano", ha dichiarato Monsignor Dario E. Viganò, Direttore del Centro Televisivo Vaticano.
"Sony è da sempre leader nell'innovazione tecnologica e il 4K non fa eccezione", ha sottolineato Stéphane Labrousse, Country Head di Sony in Italia. "La collaborazione con il Centro Televisivo Vaticano è di lunga data e sottolinea la comune volontà di restituire, attraverso le immagini, il coinvolgimento emotivo vissuto da chi è testimone di eventi tanto significativi. Nel DNA di Sony è incisa la volontà di offrire esperienze ed emozioni sempre nuove, attraverso una tecnologia non fine a sé stessa. Da qui la costante ricerca e sviluppo di sistemi tecnologici che nascono dal continuo confronto con le esigenze reali dei vari segmenti di mercato, partendo dalla produzione per arrivare alla fruizione. In occasione della Beatificazione, abbiamo messo a disposizione dei cittadini milanesi l'ultima generazione tecnologica perché possano godere di una riproduzione del tutto fedele alla realtà."
A Milano la diretta Ultra HD via satellite della Beatificazione di Paolo VI
In occasione della beatificazione di Paolo VI, domenica prossima 19 ottobre, Eutelsat partecipa attivamente all'evento mediatico organizzato dal Centro Televisivo Vaticano (CTV) e dall'Arcidiocesi di Milano, in collaborazione con altri eccellenti partner tecnologici come Sony, DBW COMMUNICATION e Globecast.
La cerimonia, celebrata in Piazza San Pietro a partire dalle ore 10,30, sarà trasmessa in diretta in Ultra HD attraverso il satellite EUTELSAT 8 West A e sarà ricevuta nel capoluogo lombardo presso la Galleria Vittorio Emanuele II, grazie a Sony che metterà a disposizione un maxi-schermo e 4 monitor di ultima generazione.
E' la prima volta nella storia che una celebrazione papale viene trasmessa live via satellite in Ultra HD a 50 fotogrammi al secondo, nel massimo standard qualitativo dell'immagine a disposizione. In particolare l'Uplink del segnale, prodotto in Vaticano con il supporto di DBW COMMUNICATION, sarà effettuato da Globecast, che si occuperà anche della decodifica nel punto di ricezione. L'evento arriva dopo la partecipazione di Eutelsat alla canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII, avvenuta lo scorso mese di Aprile, con l'impiego di nove satelliti che hanno reso possibile realizzare una diretta globale in HD.
Per Renato Farina, AD di Eutelsat Italia:
"Si tratta di uno straordinario progetto che consolida il nostro rapporto di partnership con il Vaticano e che consente di approfondire ulteriormente la combinazione tra l'Ultra HD e i 50 frame per secondo durante una trasmissione live. Siamo lieti di partecipare all'evento che permetterà al pubblico di Milano di apprezzare la ricchezza e la profondità delle immagini Ultra HD".
Per mons. Dario Edoardo Viganò, Direttore del CTV:
"Il Vaticano si conferma luogo di aggregazione per l'eccellenza tecnologica mondiale. Lo scorso mese di aprile, grazie all'impiego di nove satelliti Eutelsat, abbiamo permesso a tutti gli abitanti della Terra di partecipare ad una cerimonia papale. Questa volta, invece, puntiamo sul 4K a 50 fotogrammi al secondo e cioè su una tecnologia di avanguardia, che presto diventerà una realtà per tutti. E lo faremo anche grazie all'importante contributo dei satelliti Eutelsat che rappresentano una garanzia di affidabilità e innovazione".