La Befana

Qui comincial’avventura d’una tipa un po’ maturache… chissà dov’era andata, quella vecchia disgraziata!Sulla luna avrà la casa? Neanche fosse della NASA,se la cerchi non c’è mai, ma se la trovi sono guai.Chi lo sa, sarà una strega? Lei non conferma e neanche nega…Presto, aiuto, si salvi chi può! Come fare non lo so.Beh, però, questa donzella, molto brutta e poco bellaforse lo so io chi è: la Befana, pereppeppè!Si prepari la fanfara, e le trombe facciano a gara,per accoglier la vecchietta, che sulla scopa va di fretta.Finalmente è ritornata, quella vecchia disgraziataè da un anno che l’aspetto, rigirandomi nel letto.Quando parte è ancora notte e, cercando una gran rima,sempre indossa scarpe rotte, ridacchiando più di prima.Chi la incontra per la strada, da qualsiasi parte vada,lesto libera la pista, corre in casa e fa una lista.Son regali, pacchi e doni, per bambini belli e buoni:belli, certo, come me; buoni, forse, come te!Niente male la vecchietta, credi a me, sì, dammi retta,se ti passa sulla testa ricomincia un’altra festa.Ad accoglier la Befana quando scende dal camino,c’è una calza rossa di lana per la zia e per il bambino;ce n’è una per la mamma ed un’altra per il papà,per il babbo della mamma e per la nonna di chissà.Ecco, eccola che arriva! Con quell’aria sua furtivadal comignolo lassù scende lesta fino giùe… che strana situazione, se le fai due o tre dispettilei ti porta del carbone, più di quanto te ne aspetti.Meno male che c’è lei, altrimenti non sapreicome far senza regali, che di altri non ne ho uguali.Meno male che è tornata, anche se a fine giornatalei svolazza e vola via fino alla prossima Epifania.