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la Befana del Ghisa

Creato il 06 gennaio 2016 da Eneadiomede

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"...Anch' io ho nostalgia di quegli anni e di quelli ancor prima, quando il vigile urbano era un po' il nume tutelare della nostra città e dalla sua pedana piazzata nei crocicchi protendeva austero le braccia tese ed i guantoni immacolati per dirigere il traffico automobilistico, e un suo colpo di fischietto bastava a immobilizzare l' indisciplinato di turno. Già, incuteva soggezione manco fosse un dio pagano; e come ai piedi di un dio pagano il giorno dell' Epifania i milanesi deponevano il tradizionale panettone o la bottiglia di spumante, il torrone di Cremona o la confezione di cioccolatini. Ed egli dall' alto del suo trono a forma di tamburo interrompeva quella rituale e un po' enfatica gestualità per ringraziare con un sorriso benevolo l' "offerente" di turno... non mancava di dirmi che il vigile qui si chiamava ghisa: «Sai perché? Ha l' elmetto che sembrava una stufa, e i milanesi sono spiritosi, ma poi a ogni befana portano ai vigili i regali..." da Quando i ghisa erano sul tamburo

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