La seconda e ultima parte di “La Bella e La Bestia” andata in onda il 30 dicembre, si è conclusa col classico “e vissero felici e contenti” e nonostante la fiction abbia avuto anche critiche e attacchi dai nostalgici del “cartone animato” di Wald Disney del 1991 di connotazione fiabesca impresso nella memoria collettiva, la fiction è stata chiaramente gradita al pubblico visto che ha incollato alla sedia lo spettatore come risulta dai dati auditel che registrano anche per l’ultima parte della mini serie tv 6.808,000 spettatori col 25,66% di share, complice sicuramente la scelta del cast e dei protagonisti, con un Alessandro Preziosi, ancora protagonista di una fiction in costume e come nell’indimenticato “Fabrizio” di Elisa di Rivombrosa, ben calato nella parte oltre che…un bel vedere, tenuto conto che l’imbruttimento in questa trasposizione televisiva per la regia di Fabrizio Costa ha privilegiato l’aspetto psicologico della Bestia invece che quello estetico che è praticamente mancato insieme al concetto di “incantesimo” contenuto nella favola, che ha reso questa versione poco fiabesca e Preziosi realisticamente gradevole. E realistica purtroppo anche la disavventura che per fortuna non ha avuto conseguenza capitata al “bel tenebroso” come da lui stesso raccontato a DiPiùTV a cui ha confidato di aver vissuto istanti terribili:
“Sul set avevo uno splendido cavallo nero di razza olandese, perfetto sia nella corsa sia nei salti, e avevamo trovato subito un affiatamento, visto che cavalcare è una mia grande passione. Durante un’avvincente scena di inseguimento, ci sono stati anche spari finti, ma al primo colpo il cavallo, forse non abituato ai rumori forti, si è imbizzarrito e ha cominciato a correre all’impazzata, mentre io ne avevo perso il controllo” “Eravamo in un bosco pieno di alberi e temevo di andarci a sbattere, o di essere scaraventato a terra in modo violento. Per fortuna, grazie alla mia esperienza, sono riuscito a rimanere in sella, e, quando il cavallo si è finalmente fermato, sono stato abbracciato da tutta la troupe”. (gli spari nelle scene successive sono stati aggiunti nel doppiaggio ndr).
E al pubblico di certo non sono sfuggiti la bellezza e il talento di Blanca Suarez nella parte di Bella, la modella e attrice, musa di Pedro Almodóvar è stata nel 2011 Norma, la figlia suicida di Antonio Banderas nel film “La pelle che abito” e Ruth, l’anno seguente, nella pellicola sempre di Almodovar “Gli amanti passeggeri”. Blanca Suarez ha vinto il Premio Goya quale migliore attrice rivelazione, un premio cinematografico spagnolo, assegnato annualmente dall’Academia de las Artes y las Ciencias Cinematográficas de España.