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La bellezza del somaro

Da Almacattleya
La bellezza del somaro.
La bellezza del somaro
                                                    Studio di una testa d'asino di Walter Hunt, 1941
Così si intitola un film italiano ed è anche quello che crede il Teatro delle Albe.Il somaro, questa figura così bistrattata, mal compresa.Ci voleva Giordano Bruno per eleggerlo come animale divino, ma non perché è stato scelto da chissà chi.Bensì perché ignora e desidera imparare.
Lode dell'Asino
O sant'asinità, sant'ignoranza,
santa stoltezza e pia devozione,
qual sola puoi far l'anime si buone
che umano ingegno e studio non l'avanza.
Non giunge faticosa vigilanza
d'arte qualunque sia o invenzione,
né dei sapienti contemplazione,
al ciel dove ti edifichi la stanza.
Che vi val (curiosi) lo studiare,
voler sapere quel che fa la natura,
se gli astri son pur terra, fuoco e mare ?
La santa asinità di ciò non cura,
ma con man giunte e in ginocchio vuol stare
aspettando da Dio la sua ventura.
Nessuna cosa dura
eccetto il frutto dell'eterna requie,
la qual ci dona Dio dopo le esequie

E nelle sue orecchie così lunghe nasconde un tormento.

vi consiglio di andare avanti con la visione
Ed anche in quel tormento nasconde una bellezza.
La bellezza di un animale che non ha paura di rivelarsi stonato, fuori tono ma quel fuori tono non è rappresentato solamente dalla nota, ma anche e soprattutto dal modo di essere.
Quindi ecco l'asino, animale assolutamente imperfetto, sentitelo nel suo raglio.

Non è una nota delicata, ma racchiude quasi una voglia, una spinta ulteriore, il proprio giubilo.
Se nel suono ci sta la sua impronta, ecco a voi un suono eretico.
Il suono di una natura non ancora addomesticata.
La bellezza del somaro
Fregio dell'asino di Franz Marc, 1911
Auguri per i vostri trent'anni, Teatro delle Albe
Con tanta asinità,
Elena

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