Per essere breve (e scortese) dico solo che Castellitto come attore è una iattura: non sa recitare eppure occupa continuamente il campo con quella insulsa sguaiataggine e la faccia molliccia. Ecco spiegato il motivo per cui si dirige pure (e male): a Se’, ma chi te regge... L'asse Mazzantini/Castellitto ha molto potere nell'ambiente intellettual-cinematografaro (area progressive chic, zona Parioli): lei scrive libri e lui ci fa i film. Una perfetta associazione per delinquere. Ci avevano già provato (Non ti muovere) e mi gioco una palla (due no, ma una sì) che in futuro ritenteranno il colpo. Aveva ragione la mia amica Loulou la quale, anni fa, scrisse a Castellitto una lettera personale pregandolo esplicitamente di piantarla lì. E se provassimo a raccogliere le firme?
La bellezza del somaro, di Sergio Castellitto, con Sergio Castellitto, Laura Morante, Marco Giallini, Enzo Jannacci, Barbora Bobulova (Ita, 2010, 107’). In programmazione al cinema Centrale Arthouse di Torino.