Riporto da uno dei pochi articoli reperiti sull’argomento:
Si tratta di una ragazza inglese, 33 anni, intelligente, brava, capace, ricca e con un appartamento prestigioso a Notthing Hill. Un unico difetto: troppa bellezza concentrata in un unico essere. E a volte viene da chiedersi come vengano fatte certe distribuzioni forfettarie lassù. (Oppure si tratta solo di clichè, che vorrebbero le ricercatrici simili a topi da laboratorio piuttosto che a modelle senza passerella.)
Per una donna, anche dotata di senno, è praticamente impossibile non provare un’immediata antipatia per una così. Odiarla cordialmente è quasi un must. Anche se fosse immensamente divertente. “
“Essere brutta, soprattutto per una donna, pare una sorta di malattia. Essere bella invece può diventare una condanna. I moderni roghi per le streghe sono alimentati da invidie striscianti e da attenzioni insistenti e poco gradite. E alla fine è come se fossimo organizzati in caste: le belle possono stare solo in tv o sulle copertine; alle brutte lasciamo i libri e le cantine. Guai a permettere una promozione “sociale”, i paria devono rimanere paria. Ma poi, chi decide i criteri di classificazione?!?
Creiamo autostime inverse che rischiano di far andare il mondo al rovescio: i pregi diventano difetti, le definizioni perdono di significato. E una donna bella si ritrova a nascondersi pur di non essere emarginata. E’ tutto così ridicolo e assurdo.
Un’unica certezza in tutto questo, riassunta perfettamente da un proverbio: il troppo stroppia. La saggezza popolare anticipa sempre qualunque tendenza, anche la più moderna.”
Tratto da http://donne.leonardo.it/le-donne-piu-belle-del-mondo-ovvero-quando-la-bellezza-porta-solo-problemi/
Consultato il 4-3-2014