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La belva delle 23

Da Cinabro
Se fossi io la belva che tutti vorrebbero come scusa?
Potrei benissimo farlo
se non altro smetterebbero di avere un senso
quanti ridono vivendo tra gli attimi di logica
e mentre tutto cambia
noi ci spostiamo di lato
lasciando passare milioni di fieri ottusi
Altra merce di scambio per la povera logica
sciami di vespe impazzite
che pungono immaginari sogni d’aria
lampioni distesi
stanchi di illuminare peccati notturni
chiamati
morta da sonno elastico
Non saprei cosa scrivere
se solo così fosse semplice
in effetti premo a caso
i tasti di un qualcosa
di cui mi piace il suono
sono da sempre convinto di essere un musicista
improvvisato
sulla tastiera di una macchina ben poco romantica

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