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La Bibbia firmata Chagall: “Noè”

Creato il 30 gennaio 2011 da Leragazze

La Bibbia firmata Chagall: “Noè”

Anche se non verranno commentate tutte le incisioni di Chagall per la Bibbia, le prime della serie meritano una presentazione a una a una, in quanto particolarmente dense ed esemplari — idem per le ultime. Ma per quello c’è tempo.

La terza illustrazione riguarda Noè subito dopo il Diluvio, quando offre un sacrificio a Dio su un altare improvvisato. Si tratta di un episodio raffigurato piuttosto di rado nell’arte occidentale / cristiana, ma c’è una sua versione pittorica che da sola lo innalza ai sommi onori: l’affresco di Michelangelo sulla volta della Cappella Sistina.

Certo, Chagall ha affrontato il tema in modo molto diverso da Michelangelo. Direi di più: Chagall ha affrontato il tema in modo molto diverso… dalla Genesi. A mio avviso, infatti, abbiamo qui un esempio abbastanza clamoroso della “separazione” tra il titolo ufficiale di un’opera e il suo contenuto effettivo. L’artista russo ricorrerà a questo espediente più di una volta nella sua Bibbia. Lo scopo appare sostanzialmente quello di fondere tra loro diversi episodi, da una parte trovando un nucleo comune di spiritualità tra loro, dall’altra interpretando un fatto sacro alla luce di un altro, fornendone una chiave di lettura alternativa.

In questo caso, mi pare evidente che il “presunto Noè che offre un presunto sacrificio” diventi in realtà un Mosè che adora Dio nel roveto ardente. Quello che dovrebbe essere un altare, è una zolla di terreno; gli animali (pecore, capre), più che morti per sgozzamento, sembrano semplicemente riposare; sono avvolti da una luce / fiamma che non li consuma; sullo sfondo della fiamma si intravede un cespuglio, una struttura vegetale.

Il “nuovo” significato dell’episodio, allora, è che tutte le creature, libere per sempre dalle acque del Diluvio (Dio promette che non avverrà mai più), sono benedette; sono circondate, permeate dalla luce di Dio. E l’uomo pio, in abiti moderni: un rabbi o un chassid, adora questa divina presenza universale.

dhr



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