Magazine Cultura

La bibliopegia antropodermica

Da Marta Saponaro
Come tanti di voi già sanno e per coloro che non ne sono a conoscenza, ultimamente, l'Università di Harvard ha annunciato che nella sua biblioteca ha scoperto la presenza di un libro, risalente alla fine del 1800 ed intitolato "Destinées de l'ame" (i destini dell'anima) con poesie di Arsène Houssayeè, con la copertina di pelle umana. Più specificatamente dopo alcune ricerche gli esperti hanno potuto affermare che al 99% la copertina è di pelle femminile. In breve nelle pagine del libro ad un certo punto si poteva leggere che il libro era stato ricoperto con la pelle di una donna malata di mente e morta per ictus. Le analisi hanno confermato. Il saggio è un insieme di riflessioni sull'anima sulla vita e sulla morte. Inizialmente la rilegatura era normale me in seguito il libro venne dato in dono al bibliofilo e medico Ludovic Bouland, amico del poeta, che decisa che un libro che parlava dell'animo umano doveva avere come coperture un rivestimento umano.
Oggi noi diremmo che è molto macabro e squallido, anzi potremmo anche scivolare nell'affermare che non sarebbe eticamente giusto usare la pelle di un uomo per realizzare la copertina e grideremmo allo scandalo. Sinceramente a me non piace tanto l'idea di toccare con mano la pelle di una persona che è diventata una copertina però non sempre la nostra etica è stata di questa opinione. Infatti l'usanza di rivestire i libri con la pelle dell'uomo anticamente nobilitava il testo.  La tecnica che si avvale di pelle umana per rivestire un libro è detto "Bibliopegia antropodermica". La massima espansione è stata nel XIX secolo. 
Fino ad ora è stato affermato che esistono altri libri rilegati in questo modo ad esempio "A true and perfect relation of the whole proceedings against the late most barbarous traitors, Garnet a Jesuit and his confederates" del 1600 dove si parla della congiura delle polveri, un attentato al re Giacomo I da parte dei ribelli cattolici che furono tutti catturati ed uccisi. Il loro capo era Guy Fawkes. Questo testo è rivestito con la pelle di un monaco Henry Garnet. Sulla copertina si può leggere la frase "Severe penitence punished the flesh".
LA BIBLIOPEGIA ANTROPODERMICA Se osservate attentamente si può scorgere il viso della vittima deformato dal dolore delle torture inflitte
Nel 1632"Praticarium questionum circa leges regias hispaniae", dove sono scritte leggi spagnole. Nell'ultima pagina si legge lo scritto: il metodo di rilegatura è ottenuto con la pelle del mio amico Joanes Write, ciò è tutto quello che rimane di lui. Venne scuoiato vivo dalla tibù Wamuna, il 4 agosto del 1632, per ordine del re Btesa.
Anche il testo dove venne scritta la Costituzione Francese ha la copertina di pelle umana. Esistono poi vari libri francesi, molti risalenti al momento della rivoluzione, periodo in cui andò tanto di moda la rilegatura antropodermica; uno di essi porta la trasposizione in versi delle georgiche di Virgilio, lavoro ideato da Jacques Delille, poeta francese, che dopo la sua morte il corpo venne trafugato e scuoiato per usare la pelle per la rilegatura del testo sopra citato.
Passando al di là dell'Atlantico  troviamo il famoso "Samuel Johnson's Dictionary", del 1818, ricoperto con la pelle di un criminale impiccato nei pressi di Norwich un certo James Johnson. 
Però sembra che tutti questi libri non siano veramente rilegati con la pelle dell'uomo ma da analisi effettuate risulta che si tratta di pelle di animale.  Invece quello di Harvard è senza dubbio veramente coperto seguendo la tecnica della bibliopegia antropodermica.
Comunque sia, oggi i libri hanno copertine in cartone, i più, ed io preferisco perché non trovo giusto usare la pelle di qualsiasi specie vivente come copertina. Anzi per chi può permetterselo o gli piace è meglio avvalersi del libro digitale così non si usa nemmeno la carta e si lascia in pace anche le piante. OkNotizie

Reazioni:


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog