La biblioteca delle idee

Se c'é una cosa dell'esperienza di Carosello, di fronte alla quale inchinarsi, questa è sicuramente l'apertura mentale degli autori di un personaggio. E' accaduto ai fratelli Nino e Toni Pagot con il Pianeta Papalla, poi rigenerato da Armando Testa.

E sempre i fratelli Pagot hanno lasciato che l'animazione di Cocco Bill (creatura disegnata da Jacovitti) fosse ripresa da Pierluigi De Mas.
Di che parliamo?
Parliamo di rinascimento. Ovvero del considerare il proprio progetto creativo, non una creatura di cui essere gelosi. E nemmeno un dono da portare con sé.

Parliamo di un progetto creativo inteso come fosse un libro che, una volta letto, possa essere riposto in libreria o in biblioteca perché altri possano leggerlo.
A questi eccellenti cartoonist è accaduto allora di lasciare che altri colleghi potessero ridare linfa ai loro personaggi, pur di non farli morire di stenti.
Badate bene che, negli anni di Carosello (1957-77), un personaggio animato esercitava una forte influenza sul successo di un prodotto. Non ci sarebbe stato niente da dire, dunque, se i Pagot avessero deciso di rinchiuderli nell'archivio.
E invece no. Loro hanno constatato, dopo anni di storie, che la loro vena creativa relativa a Papalla e Cocco Bill si era inaridita.
E senza esitare, alla faccia della proprietà intellettuale, non si sono fatti scrupoli nel dare in affidamento il personaggio faticosamente creato.
Il quale, ne sono certo, grato per il gesto d'altruismo, avrà avuto un sussulto e avrà strizzato loro l'occhio, carico di gratitudine.

Franco Liuzzi.