Magazine Diario personale

La biblioteca di Coblenza

Da Michele Orefice @morefice73

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Febbraio 2014.

L’anno scorso sono iniziati i lavori. Prima c’era un maxi parcheggio costituito da una distesa di asfalto grigio. L’anno prima si era tenuta a Kobkenz la festa dei fiori: una rassegna che ciclicamente si sposta ogni quattro anni in una diversa città tedesca. Questa fiera ha portato in città parecchio turismo e questo ha dato una spinta all’economia e alle casse della città stessa. Da li quindi hanno deciso di rivoluzionare e rinverdire una parte della città. La spianata di asfalto di cui all’inizio , è stata sostituita in poco tempo da due enormi edifici in vetro.

L’edificio da fuori è ricoperto da pannelli di vetro con disegnare bolle bianche, anche dentro regna il bianco. Dopo l’entrata l scale mobili portano nella parte alta della struttura che si rivela sorprendente. Luminosa, questo è l’aggettivo che mi rimane più in mente.regna il silenzio come in ogni biblioteca che si rispetti ma in vari angoli hanno ricavato spazi studio. Si sale ancora sempre per scale ma non mobili. Il quarto piano è dedicato ai bambini! I libri sono divisi per età o per settore di apprendimento. Nel l’angolo del piano è stato ricavata un’area per i più piccoli. Qui incontriamo altri bambini che ascoltano i genitori che leggono loro una storia. L’area è davvero comoda piena di cuscini, tavoli per i bimbi, un divano gigantesco per sdraiarsi e leggere. In questo alcuni bimbi corrono o parlano non sempre a bassa voce, siamo in una biblioteca ma la dimensione gigantesca della stessa lo permette senza problemi.

Sorprendente, almeno per me non avvezzo a biblioteche, il sistema di noleggio. Scelti i libri si posano su un vassoio , un computer li identifica automaticamente, si stampa il biglietto e si può uscire.

Nella nostra città , ormai la sento un po’ nostra dopo tre anni, è stata sede della fiera dei fiori. Questa viene fatta ciclicamente ogni 4 anni in a una città tedesca diversa e in queste occasioni vengono elargiti fondi extra dallo stato e dalla regione per rinnovare la città. Tutto questo l’indotto conseguente alla fiera stessa, durata sei mesi circa, hanno portato parecchi soldi e questi sono stati ulteriormente investiti per abbellire la stessa.

Possibile non si possa fare un a fiera dei fiori anche in Italia? Non ci sono fuori da noi? Discorsi vecchi e ritriti ma la grossa differenza nella gestione della cosa pubblica qui in Germania dà l’idea che il cittadino è importante e al centro delle scelte.


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