Magazine Cucina
Cercando un po' di vano refrigerio siamo saliti tra le colline di Sasso Marconi mentre la mattinata volgeva al mezzogiorno. Il Maneggio delle Ganzole è la scusa per un breve giro lontano dal traffico delle autostrade, intasate da vacanzieri che vanno e che tornano. Vanno e rientrano lenti in fila come spiedi di una grigliata, in fila disordinata come salsiccie gocciolanti di umori grassi. Se ne stanno tutti lì, sotto al ponte, in coda alla tartaruga di turno che vuol fare la gara con la lepre della corsia opposta in una sorta di racconto di un Esopo moderno.
Alice Ginevra non ha mai visto un animale vero, qualche cosa di diverso da un cane o da un gatto, intendo. Diverso dalla sua zebrina di plastica che cavalca sorridendo a me e a Sabrina con convinzione, mentre si applaude generosa e compiaciuta della musichetta, del nitrito e dello sbuffo digitale che esce sintetizzato dal piccolo altoparlante.
Chissà cosa pensava mentre varcavamo la porta della stalla, chissà cosa credeva che fosse quell'odore nuovo che ti riempiva le narici, chissà se si chiedeva cosa fossero quei rumori che provenivano da un lontano anche troppo vicino.
I box ordinati e puliti da cui spuntano enormi teste di animali preistorici enormi. Io sono quasi un metro e novanta ma quei musi imponenti, dai grandi occhi scuri sopra mascelle piene e squadrate, con narici rotonde da cui esce quel farfuglio gioioso che segue il nitrito di un “ guarda, sono qua!”, mi fanno sentire piccolo e indifeso.
Alice Ginevra allunga la mano e con la dolcezza che può avere solo una bambina di tredici mesi, con una mano che è grande sì e no come l'occhio scuro, accarezza dolcemente il muso di questo possente cavallo di un metro e ottantatre al garrese, un magnifico cavallo tedesco che quando alza il collo in tutta la sua eleganza, sfiora i tre metri con le sue orecchie a punta e la sua criniera curata.
Alice Ginevra lo accarezza con dolcezza, sicura più di sua mamma che se ne sta a debita distanza ricordandomi che devo stare attento. Poi il magnifico destriero nitrisce e soffia scuotendo leggermente la testa e tutti facciamo un salto indietro. Inutile, è enorme e mette comunque soggezione. Alice Ginevra allunga ancora le sue piccole dita e lo accarezza ancora. Guardo Sabrina e le sorrido. Alice Ginevra ha fatto una nuova conquista.
I box sono tanti e in ognuno una vita diversa, un colore diverso. Un bianco elegante con una macchia rosa sul muso, un baio classico, lucido cangiante nelle ombre che disegna la sua muscolatura potente. Grigio con tanti piccoli puntini come un gelato di stracciatella. Un nero notte senza stelle che Alice Ginevra indica e vuole assolutamente toccare. Criniere curate come se fossero delle dive appena uscite dal parrucchiere ed altre sbarazzine, quasi rocchettare ed altre più funky fino a quella della “signorina” con le trecce stile olandese.
Alice Ginevra è padrona e vuol correre tra gli zoccoli dipinti da manicure esperte ed anche un po' pazzerelle. La caldana sembra dissolversi nei “cos'è?” che crediamo dica Alice Ginevra mentre indica decisa qualsiasi cosa che si muova. Clop clop ritmico sul cemento della stalla. “Cos'è? Cos'è?” La sollevo, fiera e sicura avvolge l'enorme schiena scura e sorride felice.
Alice Ginevra sul cavallo sa già come starci!
SPAGHETTI CON TONNO FRESCO ALLA MEDITERRANEA
Ingredienti:
1 fetta di tonno fresco di circa 200 gr
3 seppioline
2 filetti di orata
1 cucchiaio di capperi
3 pomodorini Piccadilly
6 olive nere taggiasche tritate
1/2 bicchiere di vino bianco
2 spicchi d'aglio (da togliere)
1 peperone verde piccolo
1/2 melanzana
1 pizzico di sale
1 macinata di pepe nero
olio extravergine d'oliva
Adoriamo i primi di pesce, questi spaghetti nascono da un riciclo se così si può dire, di una fetta di filetto di tonno fresco che avevamo comprato per cucinare un altro piatto e che ci era avanzato. Il risultato finale è stato molto appetitoso!
Per prima cosa puliamo la verdura e la tagliamo a cubetti (melanzana, peperone e pomodorini). Tritiamo grossolanamente anche le olive taggiasche, ricavandone delle rondelle. Passiamo ora al pesce. Tagliamo le seppioline a cubetti, facciamo lo stesso con i filetti di orata e con la fetta di tonno.
In una padella scaldiamo un po' di olio extravergine di oliva e vi lasciamo imbiondire gli spicchi d'aglio. Aggiungiamo poi la melanzana, il peperone e facciamo rosolare per pochi minuti. Andiamo poi a unire i pomodorini. Saltiamo per qualche minuto, aggiungiamo un pizzico di sale (ne basta davvero un pizzico dato che poi aggiungeremo il pesce, le olive ed i capperi). Quando le verdure sono già ai 3/4 della cottura aggiungiamo le seppioline, l'orata ed il tonno. Mescoliamo e lasciamo cuocere per qualche minuto. Uniamo i capperi, le olive e sfumiamo col vino bianco.
Quando il vino sarà evaporato, poco prima di togliere la padella dal fornello, completiamo con dell'origano fresco e con una macinata di pepe nero e il condimento per i nostri spaghetti è pronto.
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