Abbiamo appena raggiunto una pietra miliare longevista e nessuno se n'e' accorto...
Nel silenzio mediatico quasi totale, la BioViva ha annunciato un giro di boa storico: la prima applicazione di terapie geniche per l'invecchiamento (o quantomeno, per alcuni, importanti, aspetti dell'invecchiamento).
Non solo, ma l'esperimento e' anche il primo ad applicare due terapie geniche contemporaneamente in un singolo paziente, un approccio inevitabile dato che l'invecchiamento e' un processo che segue vari percorsi.
Si tratta di due terapie sviluppate e applicate al di fuori degli States per aggirare ostacoli normativi e testate su un unico soggetto. Il paziente sara' sottoposto a visite di controllo a cinque, otto e dodici mesi dagli interventi, per poi essere monitorato per altri otto anni.
Liz Parrish
Ma chi e' questo paziente? Qualche giorno dopo l'annuncio, in un colpo di scena degno di un film di fantascienza, Liz Parrish (CEO della BioViva), ha "confessato" in un AMA di Reddit, di essere lei stessa: "Sono io la paziente numero zero. Compiro' i 45 anni a gennaio. Soffro di una malattia chiamata invecchiamento". La sua scelta e' stata motivata da motivi etici, dato che l'esperimento non e' privo di rischi. "Era l'unica scelta etica", ha dichiarato la coraggiosa imprenditrice.Ecco i due geni presi di mira:
- il primo regola la lunghezza dei telomeri (telomerase reverse transcriptase - hTERT). Da Wikipedia: "Diversi studi hanno dimostrato che il progressivo accorciamento dei telomeri ad ogni ciclo replicativo sia associato all'invecchiamento cellulare (fase di senescenza)." Il rischio-tumori e' spesso citato quando si parla della ripazione dei telomeri come strategia longevista, ma secondo la Parrish ne' hTERT, ne' FST (vedi sotto) hanno aumentato questo rischio.
- il secondo (FST) regola la produzione di follistatina, un inibitore della miostatina, e mira a contrastare la sarcopenia, un tipico problema della terza (e mezza) eta', di cui mi sono gia' occupato in passato.
Se i risultati dell'esperimento saranno positivi, la BioViva spera di poter offrire le terapie "ad un costo accettabile" fra i tre e i cinque anni. Non che non lo speri anch'io, ma mi sembra una previsione ottimistica. D'altra parte, la strategia e' di operare da cliniche in Messico e Colombia allo scopo di aggirare gli ostacoli burocratici imposti dalla FDA, per cui c'e' speranza...
Per quanto riguarda l'accessibilita' alla proprie terapie, la Parrish ha dicharato che le terapie geniche e i computer seguono traettorie simili: nel 1960 un supercomputer costava otto milioni di dollari, ma oggi chiunque puo' permettersi un laptop. Quanto sara' disponibile fra cinque anni sara' molto piu' efficace di quanto abbiamo oggi e il costo sara' abbordabile. Di nuovo: speriamo...
Il prossimo passo per la BioViva sara' di applicare le proprie terapie a malati terminali, ma l'obiettivo successivo sara' di utilizzarle come medicina preventiva. Fra le terapie allo studio al momento, troviamo terapie contro l'arteriosclerosi, per la rigenerazione di tessuto muscolare e per il ringiovanimento del sistema immuntario.
Una curiosita': a quanto pare, la Parrish e' stata filmata per un documentario, quando si e' sottoposta alle terapie - spero che prima o poi appaia in rete!
Insomma, questo e' biohacking longevista estremo e non puo' che essere benvenuto da chiunque veda l'invecchiamento come una malattia degenerativa che deve essere combattuta. Non e' un caso che Aubrey de Grey (SENS Foundation) abbia dichiarato che la BioViva "e' impegnata in un'audace applicazione di terapie di ringiovanimento genetiche - un primo passo sul sentiero da me promosso per 15 anni." Gli approcci di SENS e BioViva sono diversi, ma l'obiettivo e' lo stesso...
Un appello ai lettori
Non ho trovato un singolo articolo al proposito con GoogleNews.it (a parte quello piu' sotto, che pero' si occupa solo dell'Alzheimer) e questo e' assurdo e inaccettabile! Rilanciate questo articolo su Facebook, Twitter, etc, e portiamo questa notizia all'attenzione del pubblico! E non lo dico per far pubblicita' a Estropico - se preferite, non esitate a citare le fonti qui sotto senza passare per questo blog! L'importante e' il messaggio, non il messaggero...
Fonti e approfondimenti:
-L'annuncio della BioViva: First patient treated with gene therapy for aging
-Liz Parrish su Reddit: My name is Liz Parrish, CEO of BioViva, the first patient to be treated with gene teraphy to reverse aging, ask me anything.
-Un articolo di Futurism: BioViva tests gene therapy to reverse biological aging
-Josh Mitteldorf: Tomorrow’s Anti-Aging Therapy, Available Today
Segnalo anche che, qualche giorno dopo l'annuncio di cui sopra, la BioViva ha lanciato un'altra iniziativa di ovvio interesse longevista.
Dal sito dell'Associazione Alzheimer Onlus:
"Ci sono almeno due progetti biotech che puntano attualmente alla sperimentazione umana, uno via ricerca standard sponsorizzata dalla FDA (Telocyte), l'altro con un approccio 'offshore' più veloce e meno formale (Bioviva). Sosteniamo entrambi gli approcci, con l'obiettivo di arrivare a una terapia efficace per l'Alzheimer che sia sicura e rapidamente a disposizione di tutti. Bioviva sta cercando un finanziamento per avviare immediatamente l'uso di questi tipi di terapie microgliali di allungamento dei telomeri in cavie umane. In caso di successo, potremmo non solo sradicare l'Alzheimer, ma anche il decadimento cognitivo che colpisce tutte le persone che superano i 30 anni."