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La decima puntata della Bohème [ Part 10 ] Puccini La Boheme - atto 4, parte 2 Musetta (ansimante) C'è Mimì... (Con viva ansietà attorniano Musetta.) C'è Mimì che mi segue e che sta male.
Rodolfo Ov'è?
Musetta Nel far le scale più non si resse. (Si vede, per l'uscio aperto, Mimì seduta sul più alto gradino della scala.)
Rodolfo Ah! (Si precipita verso Mimì; Marcello accorre anche lui.)
Schaunard (a Colline) Noi accostiam quel lettuccio. (Ambedue portano innanzi il letto.)
Rodolfo (Coll'aiuto di Marcello porta Mimì fino al letto.) Là. (agli amici, piano:) Da bere. (Musetta accorre col bicchiere dell'acqua e ne dà un sorso a Mimì.)
Mimì (con grande passione) Rodolfo!
Rodolfo (Adagia Mimì sul letto.) Zitta, riposa.
Mimì (Abbraccia Rodolfo.) O mio Rodolfo! Mi vuoi qui con te?
Rodolfo Ah! mia Mimì, sempre, sempre ! (Persuade Mimì a sdraiarsi sul letto e stende su di lei la coperta, poi con grandi cure le accomoda il guanciale sotto la testa.)
Musetta (Trae in disparte gli altri, e dice loro sottovoce:) Intesi dire che Mimì, fuggita dal Viscontino, era in fin di vita. Dove stia? Cerca, cerca... la veggo passar per via trascinandosi a stento. Mi dice: «Più non reggo... Muoio! lo sento... (Agitandosi, senz'accorgersene alza la voce.) Voglio morir con lui! Forse m'aspetta... M'accompagni, Musetta?...»
Marcello (Fa cenno di parlar piano e Musetta si porta a maggior distanza da Mimì.) Sst.
Mimì Mi sento assai meglio... lascia ch'io guardi intorno. (con dolce sorriso) Ah, come si sta bene qui! Si rinasce, ancor sento la vita qui... (alzandosi un poco e riabbracciando Rodolfo) No! tu non mi lasci più!
Rodolfo Benedetta bocca, tu ancor mi parli!
Musetta (da parte agli altri tre) Che ci avete in casa?
Marcello Nulla !
Musetta Non caffè? Non vino?
Marcello (con grande sconforto) Nulla! Ah! miseria!
Schaunard (osservata cautamente Mimì, tristemente a Colline, traendolo in disparte:) Fra mezz'ora è morta!
Mimì Ho tanto freddo!... Se avessi un manicotto! Queste mie mani riscaldare non si potranno mai? (Tossisce.)
Rodolfo (Prende nelle sue le mani di Mimì riscaldandogliele.) Qui nelle mie! Taci! Il parlar ti stanca.
Mimì Ho un po' di tosse! Ci sono avvezza. (Vedendo gli amici di Rodolfo, li chiama per nome: essi accorrono premurosi presso di lei.) Buon giorno, Marcello, Schaunard, Colline... buon giorno. (sorridendo) Tutti qui, tutti qui sorridenti a Mimì.
Rodolfo Non parlar, non parlar.
Mimì Parlo piano, non temere, Marcello, (facendogli cenno di appressarsi) date retta: è assai buona Musetta.
Marcello Lo so, lo so. (Porge la mano a Musetta.) (Schaunard e Colline si allontanano tristemente: Schaunard siede al tavolo, col viso fra le mani; Colline rimane pensieroso.)
Musetta (Conduce Marcello lontano da Mimì, si leva gli orecchini e glieli porge dicendogli sottovoce:) A te, vendi, riporta qualche cordial, manda un dottore!...
Rodolfo Riposa.
Mimì Tu non mi lasci?
Rodolfo No! No! (Mimì a poco a poco si assopisce, Rodolfo prende una scranna e siede presso al letto) (Marcello fa per partire, Musetta lo arresta e lo conduce più lontano da Mimì.)
Musetta Ascolta! Forse è l'ultima volta che ha espresso un desiderio, poveretta! Pel manicotto io vo. Con te verrò.
Marcello (commosso) Sei buona, o mia Musetta. (Musetta e Marcello partono frettolosi.)
Colline (Mentre Musetta e Marcello parlavano, si è levato il pastrano.) (con commozione crescente) Vecchia zimarra, senti, io resto al pian, tu ascendere il sacro monte or devi. Le mie grazie ricevi. Mai non curvasti il logoro dorso ai ricchi ed ai potenti. Passâr nelle tue tasche come in antri tranquilli filosofi e poeti. Ora che i giorni lieti fuggîr, ti dico: addio, fedele amico mio. Addio, addio. (Colline, fattone un involto, se lo pone sotto il braccio, ma vedendo Schaunard, si avvicina a lui, gli batte una spalla dicendogli tristemente:) Schaunard, ognuno per diversa via (Schaunard alza il capo.) mettiamo insiem due atti di pietà; io... questo! (Gli mostra la zimarra che tiene sotto il braccio) E tu... (accennandogli Rodolfo chino su Mimì addormentata) lasciali soli là!...
Schaunard (Si leva in piedi.) (commosso) Filosofo, ragioni! (guardando verso il letto) È ver!... Vo via! (Si guarda intorno, e per giustificare la sua partenza prende la bottiglia dell'acqua e scende dietro Colline chiudendo con precauzione l'uscio.)