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La Bohème

Creato il 12 marzo 2012 da Italiabenetti @italiabenetti

La terza puntata della Bohème
una puntata speciale con la famosa aria "...che gelida manina"!
Rodolfo (sfiduciato) Non sono in vena. (Si bussa timidamente all'uscio.) Chi è là?
Mimì (di fuori) Scusi.
Rodolfo (alzandosi) Una donna!
Mimì Di grazia, mi si è spento il lume.
Rodolfo (Corre ad aprire.) Ecco.
Mimì (sull'uscio, con un lume spento in mano ed una chiave) Vorrebbe... ?
Rodolfo S'accomodi un momento.
Mimì Non occorre.
Rodolfo (insistendo) La prego, entri. (Mimì, entra, ma subito è presa da soffocazione.)
Rodolfo (premuroso) Si sente male?
Mimì No... nulla.
Rodolfo Impallidisce !
Mimì (presa da tosse) Il respir... Quelle scale... (Sviene, e Rodolfo è appena a tempo di sorreggerla ed adagiarla su di una sedia, mentre dalle mani di Mimì cadono candeliere e chiave.)
Rodolfo (imbarazzato) Ed ora come faccio?... (Va a prendere dell'acqua e ne spruzza il viso di Mimì.) Così ! (guardandola con grande interesse) Che viso da malata! (Mimì rinviene.) Si sente meglio?
Mimì (con un filo di voce) Sì.
Rodolfo Qui c'è tanto freddo. Segga vicino al fuoco. (Mimì fa cenno di no.) Aspetti.. un po' di vino...
Mimì Grazie...
Rodolfo (Le dà il bicchiere e le versa da bere.) A lei.
Mimì Poco, poco.
Rodolfo Così?
Mimì Grazie. (Beve.)
Rodolfo (ammirandola) (Che bella bambina!)
Mimì (Levandosi, cerca il suo candeliere.) Ora permetta che accenda il lume. È tutto passato.
Rodolfo Tanta fretta?
Mimì Sì. (Rodolfo scorge a terra il candeliere, lo raccoglie, accende e lo consegna a Mimì senza far parola.)
Mimì Grazie. Buona sera. (S'avvia per uscire.)
Rodolfo (L'accompagna fino all'uscio.) Buona sera. (Ritorna subito al lavoro.)
Mimì (Esce, poi riappare sull'uscio che rimane aperto.) Oh ! sventata ! La chiave della stanza dove l'ho lasciata?
Rodolfo Non stia sull'uscio; il lume vacilla al vento. (Il lume di Mimì si spegne.)
Mimì Oh Dio! Torni ad accenderlo.
Rodolfo (Accorre colla sua candela per riaccendere quella di Mimì, ma avvicinandosi alla porta anche il suo lume si spegne e la camera rimane buia.) Oh Dio!... Anche il mio s'è spento!
Mimì (Avanzandosi a tentoni, incontra il tavolo e vi depone il suo candeliere.) E la chiave ove sarà?...
Rodolfo (Si trova presso la porta e la chiude.) Buio pesto!
Mimì Disgraziata!
Rodolfo Ove sarà?
Mimì Importuna è la vicina...
Rodolfo (Si volge dalla parte ove ode la voce di Mimì.) Ma le pare?...
Mimì (Ripete con grazia, avanzandosi ancora cautamente.) Importuna è la vicina... (Cerca la chiave sul pavimento, strisciando i piedi.)
Rodolfo Cosa dice, ma le pare!
Mimì Cerchi.
Rodolfo Cerco. (Urta nel tavolo, vi depone il suo candeliere e si mette a cercare la chiave brancicando le mani sul pavimento.)
Mimì Ove sarà?...
Rodolfo (Trova la chiave e lascia sfuggire una esclamazione, poi subito pentito mette la chiave in tasca.) Ah !
Mimì L'ha trovata?...
Rodolfo No !
Mimì Mi parve...
Rodolfo In verità...
Mimì (Cerca a tastoni.) Cerca?
Rodolfo Cerco ! (Finge di cercare, ma guidato dalla voce e dai passi di Mimì, tenta di avvicinarsi ad essa che, china a terra, cerca sempre tastoni: in questo momento Rodolfo si è avvicinato ed abbassandosi esso pure, la sua mano incontra quella di Mimì )
Mimì (sorpresa) Ah! La Bohème
Rodolfo (tenendo la mano di Mimì, con voce piena di emozione!) Che gelida manina! Se la lasci riscaldar. Cercar che giova? Al buio non si trova. Ma per fortuna è una notte di luna, e qui la luna l'abbiamo vicina. Aspetti, signorina, le dirò con due parole chi son, che faccio e come vivo. Vuole? (Mimì tace: Rodolfo lascia la mano di Mimì, la quale indietreggiando trova una sedia sulla quale si lascia quasi cadere affranta dall'emozione.) Chi son? Sono un poeta. Che cosa faccio? Scrivo. E come vivo? Vivo. In povertà mia lieta scialo da gran signore rime ed inni d'amore. Per sogni, per chimere e per castelli in aria l'anima ho milionaria. Talor dal mio forziere ruban tutti i gioielli due ladri: gli occhi belli. V'entrar con voi pur ora ed i miei sogni usati e i bei sogni miei tosto son dileguati. Ma il furto non m'accora, poiché vi ha preso stanza la dolce speranza! Or che mi conoscete, parlate voi. Chi siete? Via piaccia dir?

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